Mastella: "Con De Mita riuscivamo a portare qui Fiat: oggi la politica non c'è"

"Con lui battaglie per aree interne: lui ha scoperto me, ma anche io ho scoperto lui"

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Benevento.  

Lui ha scoperto me...e in un certo senso io ho scoperto lui”. Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella ,ricorda Ciriaco De Mita, di cui fu portavoce ai tempi della Democrazia Cristiana. Un rapporto sempre profondo: “Ho un ricordo di affetto e di stima: oggi è un giorno di mestizia in particolare. Nonostante le mie condizioni precarie domani sarò ai funerali: lo trovo doveroso”.


Sui tratti politici Mastella dice: “Un grande protagonista della storia politica meridionale e anche italiana, perché capiva la realtà territoriale su cui scommettere in positivo per farla lievitare in considerazione di istituzioni che spesso erano distanti. Riuscimmo ad attivare un meccanismo che fece sì che a differenza di altri che sono arrivati dall'alto verso il basso dei vertici dello Stato noi partiti giù, De Mita in particolare, riuscivamo a salire i gradini più alti della storia democratica del nostro paese”.


Un modello che non c'è più o non è più possibile secondo Mastella, nell'ordinamento attuale: “Con De Mita abbiamo fatto battaglie per le aree interne, la Fiat è arrivata così, l'Università è arrivata così. Si tratta di determinare condizioni. All'epoca era una politica che volava alto, oggi la politica non c'è. Oggi tutti abbiamo difficoltà ad avere rapporti con la politica e arranchiamo: il Pnrr è ancora fastidiosamente in ritardo rispetto a quanto stabilito. Poi leggo che nei ministeri della Lega per il sud viene speso il 27-28 per cento dei fondi quando dovrebbe essere il 40 per cento: la dice lunga sulle differenze rispetto alla politica di allora”.