Cacciano (Pd): "Provinciali? Calzone può farcela. Rifiuti? Danno ai cittadini"

Segretario dem: "Lombardi? Sarebbe in continuità con Di Maria. Ciclo integrato: dopo anni di danni"

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Benevento.  

Una competizione difficile, quella che affronta Antonio Calzone, sindaco di Reino e candidato alle prossime elezioni provinciali di Benevento in quota centrosinistra, ma non impossibile secondo il segretario provinciale del Pd, Giovanni Cacciano: “Non è impossibile, e lo sarebbe stato molto meno se fossero stati i cittadini a votare. In questo caso sono gli amministratori: purtroppo la Provincia è una grande Comunità Montana. Noi siamo per il ritorno al voto dei cittadini.
Quella di Calzone è una candidatura che è venuta dal basso, dai territori, e con la sua storia, il suo pragmatismo, la sua stimata capacità amministrativa credo che Antonio abbia buoni argomenti per condurre gli amministratori sanniti sulla sua strada”.


Calzone aveva precisato di puntare su un malumore che serpeggia tra gli amministratori, una tesi sposata anche da Cacciano: “La nostra Provincia vive difficoltà storiche, a queste si è aggiunta la scarsa capacità di pensare il territorio, di progettare e di immaginare cosa vorrà essere questo territorio nei prossimi anni. E' su questo che si gioca la chance non di chi vince o perde le provinciali, ma il destino di una Provincia che va velocemente spopolandosi”:


Il competitor è Nino Lombardi che aveva raccolto apprezzamenti anche da parte del mondo dem, e la cui candidatura era stata definita una “offerta al territorio”. Un'offerta che il Pd non ha voluto raccogliere: “Quella di Nino sarebbe una gestione in continuità con gli ultimi quattro anni. Ha svolto le funzioni di facente funzione perché era il vice di Di Maria...il resto lo conoscono tutti”.


Uno sguardo da parte di Cacciano anche sulla questione rifiuti dopo l'accordo che potrebbe portare a uno sblocco dell'empasse di anni sul tema: “Se si sbloccasse la situazione io sarei la persona più felice del mondo, perché si arriverebbe ad avere almeno l'ordinario. La realtà dice che i cittadini sanniti pagano una tariffa rifiuti altissima perché da 4 anni a questa parte la Provincia è in stallo, decidendo di non decidere per far prevalere piccoli interessi campanilistici rispetto all'esigenza territoriale di organizzare e portare a compimento un ciclo integrato dei rifiuti. Meglio ora che mai, ma per 4 anni i cittadini hanno pagato carissimo le scelte di enti diretti da Mastella e dai suoi: ora sarebbe il caso che i cittadini si rivalessero per questo danno subito”.