Cacciano (Pd): "Politicamente commissariamento è atto di una gravità assoluta"

Il già Segretario provinciale del Pd sannita: attendo di leggere le motivazioni poi si vedrà

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Benevento.  

“Il commissariamento è stato un fulmine a ciel sereno. Attendiamo di leggere il dispositivo e le motivazioni”.
Così Giovanni Cacciano, fino a qualche giorno fa segretario provinciale del Partito democratico di Benevento, federazione che ora è stata commissariata dal Segretario nazionale Enrico Letta che ha nominato Erasmo Mortaruolo commissario. Cacciano nella serata di ieri ha incontrato i tesserati del partito nella sede di corso Garibaldi 236. Con lui, tra gli altri, Mena Laudati e Fausto Pepe. In queste ore gli attestati di stima da quella parte del Pd che continua ad appoggiarlo.

“Ricordo che il commissariamento avviene per gravi e reiterate violazioni dello statuto e del regolamento e non mi pare che questo sia accaduto in questi mesi. Attendiamo le motivazioni dalla segreteria nazionale e poi si vedrà”.

Cacciano non usa mezzi termini per definire l'intera vicenda grave: “Politicamente è un atto di una gravità assoluta. Ricordo che sono stato eletto insieme a tutti gli organismi lo scorso 26 febbraio quando circa 2.800 militanti del Pd si espressero in quella che era una candidatura unitaria. Ricordo inoltre che in quell'occasione c'era la rigorosa regia del commissario nominato sempre da Enrico Letta, Enrico Borghi. Ora, a distanza di nove mesi, a un mese dalla presentazione delle liste per il congresso nazionale che nei fatti è dimissionaria per via del fallimento alle scorse elezioni politiche, ha inteso fare una cosa mai accaduto in un partito, ovvero commissariare una federazione democraticamente eletta”.

Una decisione, quella del numero uno nazionale del Pd probabilmente arrivata dopo i fatti registrati dopo la campagna elettorale per le scorse politiche nel Sannio. Al centro la mozione di sfiducia nei confronti dell'allora presidente e candidata Antonella Pepe. Mozione di sfiducia votata durante l'assemblea del Partito Democratico sannita dalla maggioranza degli iscritti che fanno capo all'onorevole Umberto Del Basso De Caro.

Da Cacciano poi un bordata a Boccia e non solo: “Credo che il Segretario nazionale sia stato forviato, a lui non attribuisco responsabilità, da un'istruttoria distorta e da informazioni parziali e non corrispondenti al vero provenienti sia dalla nostra provincia che da qualche ospite della nostra provincia”. Chiaro il riferimento a Francesco Boccia che definì “un atto tribale” la sfiducia ad Antonella Pepe.

Ora cacciano attende di leggere il dispositivo del commissariamento e non esclude, in una successiva fase, un ricorso "che mi auguro non sia necessario anche se i tribunali ci sono anche per questo".