Perché il progetto piazza Duomo (e quello delle tre gallerie) non può funzionare

La riflessione di Civico 22

perche il progetto piazza duomo e quello delle tre gallerie non puo funzionare
Benevento.  

"Perché il progetto di piazza Duomo (e quello delle tre gallerie) non può funzionare".
È questo il punto da cui partono Argemino Parente, Giuseppe Iorio e Angelo Moretti di Civico 22.

"Una attenta valutazione dei motivi del declino e della fine indecorosa del centro commerciale Malies, di lato alle Orsoline, voluto dal centrodestra al posto dei mercati generali e finito vandalizzato, non è mai stata fatta. Se vi furono certamente responsabilità della società che ne curava la gestione, fu a parer nostro la debolezza della proposta a determinarne il fallimento: troppo poche le attività commerciali che si insediarono e nemmeno quelle utili o necessarie al quartiere e alla città. In una parola, l’opera non intercettò i reali bisogni della collettività.
Ebbene, lo stesso errore si vuol commettere per piazza Duomo e per le tre gallerie che, così come sono stati progettati, rischiano di diventare “oggetti” privi di senso perché privi delle funzioni necessarie per la città e perciò, come il Malies, privi di futuro.
Nelle intenzioni dell’Amministrazione, l’edificio di fronte al Duomo diventerà un luogo di “aggregazione sociale e culturale”, e conterrà un sito produttivo per la promozione della filiera agroalimentare, una piazza coperta, uno spazio per la conoscenza e la diffusione di cinema e teatro e, infine, un ristorante posto sulla terrazza. 
Le tre gallerie, che pensavamo definitivamente interrate dalla Regione, a parte quella più profonda che scaricherà il traffico del rione Libertà all’incrocio tra via Nicola Sala e viale Mellusi, dovrebbero trasformarsi rispettivamente in uno spazio museale quella più superficiale e in un parcheggio interrato quella intermedia.
Chiediamo agli amministratori comunali se abbia bisogno, Benevento, di valorizzare la filiera agro-alimentare quando ben tre negozi di prodotti tipici nel raggio di venti metri da piazza Duomo hanno chiuso di recente; o quale futuro, in città, possa avere uno “spazio per la promozione del cinema e del teatro”, qualunque cosa voglia dire, o ancora cosa c’entri – se non a rendere appetibile un project financing – un ristorante di lusso nell’edificio di piazza Duomo, che finirà per sottrarre clienti alle trattorie storiche in zona. Passando alle gallerie, chiediamo perplessi quali opere d’arte dovrebbe ospitare lo spazio espositivo interrato e chi mai lo visiterà e, più banalmente, perché impiegare fondi pubblici per un parcheggio interrato che sostituirà quello a raso esistente, più comodo e capiente.
Il destino di tali opere, di tali progetti confusi sarà lo stesso del Malies: declino progressivo, fine indecorosa, vandalizzazione. Rifletta, l’Amministrazione, prima di consegnare a un costoso degrado pezzi importanti della città".