Energa San Salvatore, Campanile:"E' un anno magico"

Il presidente fa il punto della situazione dopo la partenza con cinque vittorie

San Salvatore Telesino.  

Cinque vittorie su cinque gare giocate al debutto assoluto in Serie B2 per l’Energa Olimpia Volley San Salvatore Telesino, due soli set persi e secondo posto in classifica a solo un punto dalla capolista Mesagne. Un avvio da urlo per la formazione telesina che può definire questo 2019, ormai alle battute finali, un vero e proprio anno magico. A mettere in chiaro le cose è Antonio Campanile massimo dirigente di una delle società storiche del volley sannita, in attività da 45 anni, che predica umiltà, sacrifico ed invita tutti a stringersi intorno al sodalizio per continuare a sognare ad occhi aperti. Dietro l’idea dell’Olimpia, oltre al tantissimo lavoro che investe il settore giovanile, anche la promozione del territorio attraverso lo sport. 
Presidente dopo il sogno promozione l’anno magico dell’Olimpia continua.
“Ho ancora impresso negli occhi quella calda serata di giugno, il pubblico aveva riempito in ogni modo il Palazzetto ed il clima, sia di tensione che di festa, che si respirarva era e resta unico. Quella serata, è scolpita tra i ricordi indelebili della mia vita. Da allora però qualcosa e cambiato. In primis i protagonisti, abbiamo dovuto poi acquisire una mentalità più professionale ed organizzata pur lasciando intatto lo spirito familiare ed amichevole che contraddistingue la nostra società da oltre 40 anni. Sì, i successi continuano a regalare emozioni e sono il giusto compenso al nostro lavoro. Tutto questo ci rende orgogliosi del nostro impegno e vedere tanta gente legarsi a noi è stimolo per fare ancora meglio. Oggi, il legame tra società e territorio, la sua promozione attraverso lo sport, resta una delle nostre più grandi vittorie”. 
Una squadra, quella allestita in estate, che si è dimostrata essere una vera e propria rivelazione. 
“Premesso che, come sto dicendo da tempo, ringrazio sia l’allenatore che le atlete che hanno contribuito al sogno promozione, la prima cosa che abbiamo subito messo in cantiere – insieme al direttore sportivo Ernesto Avitabile – è stata la scelta del nuovo coach. Scelta che è ricaduta su mister Francesco Eliseo, tecnico di esperienza e di indubbia preparazione. Al mister è stato affiancato uno staff di tutto rispetto che lavora quotidianamente su ogni aspetto a partire dall’alimentazione all’aspetto mentale. La vera e propria ricchezza è stata però l’entrata in società di tanti amici che ogni giorno, con sacrificio e dedizione, condividono gioie e dolori all’interno di quella grande famiglia che è l’Olimpia. Loro, sono il vero valore aggiunto”.
Presidente e del roster cosa dice? 
“Da anni l’Olimpia programma la stagione successiva con largo anticipo. Al temine della passata stagione, abbiamo fin da subito stabilito le atlete da confermare – solo tre le riconferme rispetto alla C dello scorso anno – subito dopo abbiamo tastato il mercato cercando di ottenere il massimo. A fine luglio avevamo già il roster al completo e da metà agosto le ragazze erano già in preparazione con sedute di piscina, palestra e tecnica. Penso che, nonostante la nostra società sia una neopromossa e quindi un po’ tutti avevano diffidenza ad accettare le nostre proposte, alla fine siamo riusciti a costruire un gruppo coeso ed affiatato che con il lavoro quotidiano continua a migliorare ed oggi si appresta ad affrontare un derby con cinque vittorie in altrettante gare”. 
45 anni di attività ed ora un campionato nazionale. Quali sono le difficoltà rispetto al passato? 
“Come già detto, noi siamo abituati a programmare le cose sotto tutti punti di vista. Nonostante il nostro seguito sia aumentato in maniera esponenziale ancora non mi posso ritenere soddisfatto. Ci sono tanti amici imprenditori che ci sostengono ma molti altri, forse troppi, sono ancora diffidenti e poco affascianti dal volley. Questa potrebbe essere la nostra scommessa per il futuro. Ritengo, che il campionato nazionale sia l’habitat naturale per la nostra società con l’intento e la voglia di guardare avanti e migliorarci. Questo potrà essere possibile solamente con l’aiuto di tutti, comprese le istituzioni. Per esempio, da anni a causa di una burocrazia che coinvolge il nostro sistema legislativo ancora non abbiamo una casa adatta ad un campionato come la B2. Nonostante l’impegno assiduo dell’amministrazione e del sindaco che come sempre ringrazio per tutto quello che fa nei confronti dell’Olimpia e dei tanti giovani che affollano la nostra palestra. Mi auguro che già nella stagione in corso, possano esserci dei miglioramenti tali da rendere il Palazzetto accogliente e vanto per la comunità sansalvatorese”. 
Torniamo alla pallavolo. Sabato il derby: cosa si aspetta? 
“Come detto nei giorni scorsi, a guardare la classifica si tratterebbe di un testa - coda. Noi andiamo a Benevento con tutti i favori del pronostico ma consapevoli che sarà una partita difficile. In settimana sto predicando – alla società e alle atlete – attenzione e umiltà per affrontare al meglio, anche se con orgoglio per la classifica attuale, la gara. Sabato mi aspetto un grande pubblico al seguito e ne approfitto per invitare tutti gli amici sanasalvatoresi ad assistere al match e a sostenere le ragazze”. 
Dobbiamo attenderci sorprese nel mercato di gennaio? 
“Al momento mi godo la mia squadra che per me è sempre la migliore. Formata da atlete di assoluto valore e di bontà reale e sincera. Detto questo, parlo spesso con il ds e con gli altri componenti dello staff dirigenziale e con molta franchezza dico che, come sempre abbiamo fatto, staremo attenti e vigili sul mercato per sfruttare eventuali occasioni che possano migliorare ulteriormente un roster già forte”. 
Presidente, siamo giunti a conclusione. Manca una domanda fondamentale: quali sono i prossimi obbiettivi? 
“Non ho mai nascosto e ho sempre dichiarato quali fossero le nostre potenzialità. Fare bene era una nostra prerogativa e per ora i risultati ci danno ragione. A questo punto restare nelle parti nobili della classifica resta un dovere, senza assilli e senza guardare a quello che è stato fatto. Dobbiamo essere concentrati sul presente, pensare una gara dopo l’altra, misurarci continuamente con i nostri limiti ed essere coscienti del fatto che in campo si va sempre per dare il massimo e senza timori reverenziali”.