Vigorito, 13 anni di emozioni

Tanti ne sono passati da quel lontano 17 marzo 2006, quando tutto ebbe inizio

Benevento.  

17 marzo 2006, una data che gli appassionati della strega hanno imparato a ricordare. E' la data di un incontro subliminale tra Oreste Vigorito e il Benevento. La data di una nascita, dell'inizio di un avventura fantastica che ha cambiato i connotati del calcio giallorosso. Lo sanno tutti: il Benevento versava in cattive acque e si avviava verso un secondo fallimento nonostante l'ancora di salvataggio del “Lodo Petrucci”. Oreste e il compianto Ciro, da buoni imprenditori, avevano iniziato a spulciare conti e situazioni debitorie, ma ad un certo punto smisero: “Mettiamoci una mano davanti agli occhi e una sul cuore e prendiamo questa società”, disse il patròn, contravvenendo a quelle che erano le basi di un affare economico. Perchè quello, si capì subito, non lo era affatto ed ebbe subito i contorni di un affare di cuore: “Decidemmo di comprarci un'emozione”, racconta da sempre il presidente con una frase che è diventato un aforisma, che compendia tutti i sentimenti che servono per portare avanti un progetto calcistico. 13 anni di presidenza, di vittorie gioiose e di sconfitte amare, di emozioni insomma. 13 anni che hanno regalato al calcio italiano una nuova realtà, capace di cadere e rialzarsi, di regalarsi serate inimmaginabili: la B... la A. Il “piccolo” Benevento che mette il naso nel calcio dei grandi. E chi l'avrebbe mai immaginato? E' così, solo chi insegue un'emozione può farlo.