Benevento, al Menti mai lasciare l'iniziativa alle vespe

I giallorossi sono abituati a condurre il gioco, dovranno farlo anche a Castellammare

Benevento.  

Caserta rimodella le vespe. Non tanto per la sconfitta subita a Livorno, quanto perchè nelle ultime due partite (in casa col Pescara e al Picchi) ha sempre schierato lo stesso undici di partenza, senza cambiarlo di una virgola. Qualche sintomo di stanchezza si è visto anche nel finale della gara in Toscana, per cui sarà quasi scontato che sabato si affidi a forze nuove. In rampa di lancio Germoni, che dovrebbe riprendersi il posto di esterno sinistro basso al posto di Ricci, così come Roberto Vitiello, fratello dell'ex giallorosso Leandro, potrebbe rientrare al posto di Fazio a destra. Novità certamente anche a centrocampo, dove c'è la possibilità non certo remota dell'esordio di Buchel, appena giunto in giallonero. Non è turn over, ma la necessità di trovare nuove energie dopo un tour de force molto duro. Caserta non dovrebbe cambiare sistema di gioco, quello sembra ormai cristallizzato: 4-2-3-1 per esaltare le doti soprattutto di tre giocatori ancora giovani, forse troppo presto “scartati” dal grande calcio, l'ex Samp Giacomo Calò ('97), l'ex Inter Francesco Forte ('93) e l'ex Siena Luigi Canotto ('94). Sono forse proprio questi tre giocatori a connotare la Juve Stabia, squadra che ha il solo obiettivo della salvezza, ma che può contare su elementi niente affatto di secondo piano (da ricordare anche l'ex novarese Troest, Tonucci, ex Bari, e l'ex frusinate, anche in A, Carlini).

Questo per sottolineare che una squadra come quella di Castellammare è da prendere assolutamente con le molle, soprattutto quando gioca sul proprio campo in sintetico.

Il Benevento dovrà stare attento a non concedere spazi agli uomini del reparo avanzato stabiese, capace di non dare punti di riferimento all'avversario e di manovrare in velocità, quasi come se si fosse su un campo di calcetto. Alla squadra giallorossa converrà indirizzare la partita verso le sue caratteristiche, magari con un giro palla più ragionato senza per forza accettare di partecipare alla bagarre delle vespe. Con un rettangolo stretto come quello del Menti sembrano ideali due esterni come Kragl e Tello, capaci di giocare anche dentro il campo. In particolare le ridotte dimensioni possono stimolare ulteriormente il tedesco al tiro da lontano ed essere letale con le sue bordate.

Senza contare che Marco Sau, proprio su quel campo, ha vissuto la sua migliore stagione in serie B siglando la bellezza di 21 gol. Dopo quell'annata splendida del campionato 2011-12, il sardo torna per la prima volta da avversario al Menti (dove invece aveva giocato la stagione precedente nelle file del Foggia) e farà rivivere qualche momento di nostalgia ai suoi vecchi tifosi. Un derby da vivere fino in fondo, insomma, con l'intento di continuare la striscia di risultati positivi che hanno condotto la strega in vetta con 5 punti di vantaggio sulla seconda in classifica.