Benevento, Baggio: "Inzaghi è un allenatore moderno"

Il collaboratore tecnico del trainer giallorossi si è raccontato al Roma

benevento baggio inzaghi e un allenatore moderno
Benevento.  

Tra le grandi fortune del Benevento dei record c’è stato senza alcun dubbio il preparatissimo staff di Pippo Inzaghi. Il tecnico giallorosso ha più volte sottolineato questo aspetto, affermando che i suoi collaboratori sono di ben altra categoria. Tra questi c’è anche Simone Baggio che, tra le colonne del Roma, ha parlato del lavoro svolto fino a questo momento:

"È bello lavorare col mister, lui rispecchia il prototipo dell'allenatore moderno, perché dà valore alla tattica e alla tecnologia, però vi assicuro che è difficile da sorprendere. È complicato consigliargli un sistema che non ha già visto o studiato. Alla base c'è lo studio degli avversari - prosegue Baggio - sia nella fase di possesso che in quella di non possesso con le caratteristiche dei singoli che vanno poi a determinare le giocate di gruppo. Un lavoro che poi si trasferisce sui movimenti e sulle posizioni dei propri giocatori».

Lo studio, l'analisi e il sunto in video da mostrare ai calciatori nell'arco della settimana fino all'attimo prima dell'inizio di una partita. Con l'attenzione rivolta anche all'aspetto psicologico, da non sottovalutare: "Ci sono allenatori che quando c'è il momento no della propria squadra, preferiscono non mostrare video con errori per evitare che il morale possa scendere ancor più. Così come la necessità di somministrare sempre nuovi correttivi per evitare rilassamenti quando le cose girano per il verso giusto".

Ma per far ciò c’è bisogno di uno staff all'avanguardia: "Pensate che da quest'anno con noi c'è una nuova figura, quella del tattico che studia esclusivamente i movimenti dei singoli, sia degli avversari che dei propri giocatori. Compito svolto da Bonomi. Lavoriamo di concerto. Per arrivare all'armonia di squadra. Noi dedichiamo molto tempo alla visione dei video. Una piccola dose quasi tutti i giorni. Si analizza la fase di possesso degli avversari e poi si va in campo col reparto difensivo per mettere in pratica le contromisure, stesso discorso per il reparto avanzato».