Vigorito: "Ripresa? Scelta politica. Il Benevento mi manca"

"In caso di serie A i sistemi produttivi, civili e sociali locali dovranno esserci vicini"

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Benevento.  

L'ospite atteso nella serata di Ottogol è stato il presidente Vigorito. Nel corso dell'intervento, tanti sono stati i temi trattati dal massimo dirigente giallorosso: 

“L’unica certezza che abbiamo è l’assenza di pareri concordi sulla ripresa del campionato. Ciò che sorprende di più non è che ci viene detto quando comincerà il campionato, ma il come. In queste condizioni risulta difficile programmare una qualsiasi ripresa delle attività anche dal punto di vista economico”.

RIPRESA – “Eravamo pronti da tempo per allenarci, avendo preparato quanto necessario per il rispetto del protocollo redatto dalla Figc. E’ chiaro che questo mette in moto l’acquisto di una serie di strumenti necessari, aventi un costo che si aggira tra i 300 e i 400mila euro. Non si può mandare tutto allo sbaraglio. Quale protocollo bisogna rispettare per lo svolgimento degli allenamenti individuali? Chi corre sul lungomare non credo faccia dei tamponi. Se la cosa si riduce nel dare in prestito agli atleti il terreno di gioco, allora non c’è bisogno di seguire i protocolli. Una preparazione, però, non si fa con una corsetta amatoriale. E’ tutto molto nebuloso, quindi siamo davanti a una scelta politica che ci mette in condizione di grande disagio”.

CAMPIONATI “REGIONALI” – “Se le squadre devono stare chiuse in ritiro per tutto l’arco del campionato che differenza c’è dove giocano? Per evitare i viaggi? E allora perché stamattina quattro milioni di persone sono andate al lavoro? Sembra che si voglia danneggiare il calcio. Si può anche decidere un’area geografica dove giocare, ma poi bisogna mettere d’accordo i governatori di quelle regioni creando altre polemiche”.

APOCALISSE - “Sarebbe l’apocalisse di tutto lo sport italiano. La serie A contribuisce ai fondi che il Coni distribuisce anche alle federazioni minori. Quando si parla di calcio si pensa ai grandi campioni, ma ci sono i dilettanti, la Lega Pro e la B”.

MERITO SPORTIVO – “La classifica virtuale oggi, per il regolamento della B, vede le promozioni di Benevento e Crotone più tre retrocessioni. Quella dei play off è una regola che ogni anno viene richiesta dalla Lega alla Figc, ma si tratta di una innovazione di cui si può fare anche a meno. E’ chiaro che ci sarebbero dei ricorsi, ma è preferibile seguire delle regole che abbiano la logica del riconoscimento del merito in una situazione di emergenza. E' vero che al Benevento mancano otto punti per andare in serie A dal punto di vista aritmetico, ma se si considerano gli scontri diretti credo che nessuna inseguitrice potrà colmare la distanza". 

ALLENAMENTI - "La cosa più grave è stata la partenza a macchia di leopardo che porterà delle differenze quando ci sarà la ripresa. Dovremmo ripartire con un programma scientifico, anche perché il calcio non si organizza la mattina appena svegli. Chi di dovere decidesse una data d'inizio, in modo da collimare tutti gli altri impegni. La Lega B ha proposto tre mesi di tempo dopo la ripresa per chiudere la stagione: sono valutazioni fatte nel consiglio considerato che non abbiamo coppe, quindi c'è la disponibilità per arrivare al 31 agosto. E' evidente, però, che la serie A non dovrà ricominciare il primo settembre". 

MERCATO - "Non finirò mai di ringraziare i veri protagonisti di questa stagione straordinaria che ci avevano dato anche un vantaggio economico e pratico. Avevamo cominciato ad avere dei contatti con squadre italiane ed estere per programmare la prossima stagione. Gli acquisti di Barba e Moncini sono stati funzionali alla serie A, anche perché non ne avevamo bisogno per vincere il campionato. Questa rosa era già figlia della programmazione dello scorso anno. I mesi che avevamo davanti sarebbero stati utili a Foggia per scegliere le integrazioni per il Benevento futuro". 

SPADAFORA - "Non è il killer del calcio perché non decide solo lui. Stanno emergendo diverse valutazioni. Gli scienziati, secondo me, dovrebbero tornare a fare ciò che più gli compete senza governare l'Italia, mentre i politici dovrebbero fare i politici". 

PROMOZIONE - "Senza la serie A credo che difficilmente certi obiettivi possano ancora far parte della famiglia Vigorito. Vogliamo fare un campionato dignitoso, in modo da raggiungere la salvezza con serenità. Questa terra considera la promozione come una rinascita: gli obiettivi non cambiano, ma le strategie sì. I sistemi produttivo, sociale e civile di Benevento e provincia devono solidarizzare con un presidente che sarà costretto a fare i conti con realtà molto grandi, altrimenti l'obiettivo lo raggiunge il sottoscritto. Questa dovrebbe essere una presa di coscienza da parte di tutti: la ripartenza dovrà essere di gruppo e non individuale". 

MANCANZA - "Ti accorgi quanto ti mancano le cose quando non le hai più. Avevo dimenticato il sapore del sabato e della domenica senza gli stadi. I contatti tra noi sono frequenti, ma è calata una sensazione diversa. Il calcio, così come tutte le altre cose della vita, devono essere respirati a pieni polmoni quando li vivi ma con la giusta razionalità bisogna restarne lontani. Lo siamo, al momento, per una vicenda che non dipende da noi e che ci fa sentire impotenti. Vorremmo avere un messaggio che dia delle certezze e ci faccia capire cosa possiamo fare per restituire questa droga dei poveri a tutti. Sento l’assenza dal campo e spero di poterci tornare, così come spero di poter restituire il sorriso ai bambini e alle persone che si sono avvicinate ai colori giallorossi. Insieme potremo guardarci negli occhi e questa sarà una cosa cara come la vittoria di un campionato".