Benevento, ecco le motivazioni per chiudere alla grande

Inzaghi frena sui record, ma dice che da qui alla fine sarà un "precampionato per la A"

benevento ecco le motivazioni per chiudere alla grande
Benevento.  

Ci sono momenti in cui anche un “martello” deve lesinare i suoi colpi. 

A sentire le parole di Pippo Inzaghi sembra di aver capito che non è più il caso di insistere in maniera così esasperata coi suoi: d'ora in poi si va avanti a colpi di... martelletto. “Cosa potrei ancora chiedere a questi ragazzi?”.

Concetti nuovi, ma, sia ben chiaro, non è una resa: “Da qui alla fine le partite saranno un precampionato per la serie A”. Ecco, anche quando sembra aver messo un punto ai traguardi da raggiungere, ce n'è sempre un altro pronto a far capolino tra le sue idee: “Un precampionato per la A”. Hai detto niente... Se i record non erano più uno stimolo, eccone subito un altro: “Qualcuno deve ancora mostrare di poter far parte di questo gruppo anche l'anno prossimo”. Che ne dite come stimolo...?

Anche quando cambia le parole, in fondo i concetti rimangono gli stessi. Superpippo conosce un solo modo per affrontare una partita: giocarla per vincere. Ci si mette anche un suo allievo, tra quelli più carismatici. Luca Caldirola stasera non ci sarà, ma dal suo profilo Instagram manda messaggi subliminali: “Vincere non è importante – scrive – è l'unica cosa che conta”. Un motto preso in prestito, ma che fa intendere senza equivoci quale sia la voglia dei giallorossi di finire questa stagione.

Ricominciare. Bandita la parola “riscatto”, bisogna trovarne un'altra per riannodare il filo con le vittorie bruscamente interrotto a Crotone. “Ricominciare” potrebbe essere quella giusta, perchè qualsiasi partita può essere l'inizio di un nuovo corso. Anche se mancano solo 6 partite alla fine.

“Ricominciare” ad essere la squadra che non vuole perdere neanche in allenamento, “ricominciare” a rullare avversari, per rispetto del campionato giocato finora e per gli avversari che meritano tutti lo stesso trattamento. “Ricominciare” a vincere. Per cogliere ancora quel record che è ben stretto nelle mani dell'Ascoli del '78, ma anche per guardare al futuro e per esplorare con la mente un pianeta sconosciuto come la serie A.

Sere difficili. In queste sere è tutto più difficile: c'è il caldo, le forze che vengono meno, una squadra a cui mancano pezzi importanti. Inzaghi ha detto che Viola e Sanogo sono sulla buona strada per tornare in campo. Non stasera però. Il mancino di Taurianova ha una voglia pazza di rimettere piede sul terreno di gioco, potrebbe farlo contro il Trapani, la squadra a cui all'andata ha rifilato una tripletta. Sanogo potrebbe essere una pedina alternativa a centrocampo, ma l'ivoriano è reduce da un intervento al crociato, non proprio uno scherzo. Mancano anche Caldirola e Kragl, squalificati. E Coda, il cui contratto è scaduto il 30 giugno e non è stato rinnovato. Senza contare che Vokic cammina con un tutore alla caviglia e ne avrà ancora per un po'. Le scelte sono risicate, ma in campo andrà ancora una volta la squadra migliore, quella più in forma. I giovani? “Quelli che entrano se lo saranno meritato, non regalo nulla a nessuno”.

Il Venezia. Dionisi ha fatto le convocazioni: mancano Molinaro e Aramu, c'è Modolo. Il tecnico dei veneti ha detto che la sua squadra dovrà trovare motivazioni superiori a quelle del Benevento, solo così potrà portare a casa qualcosa di buono. Si rammarica per le assenze di Molinaro e Aramu, ma sa che anche il Benevento ha le sue brave gatte da pelare in tema di assenze. In fondo sperare non costa nulla.