Benevento, un finale fantastico come tutta la stagione

Record di punti e di vittorie. E ancora una prestazione da incorniciare per i giallorossi

benevento un finale fantastico come tutta la stagione
Benevento.  

86 punti finali, uguagliato il record del Palermo 2013/14 che, è bene ricordarlo, giocò 4 partite in più; 26 vittorie come l'Ascoli del 77-78; 18 lunghezze di vantaggio sulla seconda, 25 sulla terza, record assoluto per la B; 12a vittoria in trasferta; 218a presenza per Ghigo Gori in giallorosso; 13° gol personale per Marco Sau. Ci fermiano qui, ma si potrebbe continuare all'infinito.

Siamo partiti dai numeri perchè non sappiamo cosa sia più impressionante se l'ennesima prestazione dei giallorossi o questa incredibile serie di record.

Certo è che veder giocare così il Benevento dispiace (l'ha detto anche Superpippo...) quasi che questo campionato sia finito. Ecco, quando il tecnico riesce a trovare i pezzi giusti nonostante le innumerevoli assenze, tutto viene spontaneo a questa squadra. Basterebbe pensare che la difesa di Ascoli era talmente inedita che sembra persino difficile pensare quante volte, almeno in allenamento, abbia giocato insieme. La partita del Del Duca ha rispecchiato molto quella dello Stirpe: 4-3-3 con Improta terzo di centrocampo, Schiattarella metronomo insostituibile del centrocampo, Hetemai guastatore pronto ad aggredire chiunque. E poi quel Marco Sau che, come dice Inzaghi, può fare qualsiasi cosa in campo: “Pattolino” ha segnato un gran gol, il suo tredicesimo in questa stagione, ha sfornato un grande assist per Robertino Insigne ed ha giocato una partita da assoluto campione.

I SINGOLI. Pur senza soffermarsi su una pagella classica, viene naturale citare tutti quelli che sono scesi in campo questa sera ad Ascoli, contro una squadra, quella bianconera, che solo dopo la partita ha potuto liberare la sua tensione per aver evitato i play out. 4-3-3, si diceva, con il totem Ghigo Gori tra i pali. E Ghigo, si sa, non è uno che tradisce: parata iniziale su Ninkovic, miracolo su Trotta in occasione del gol, e aveva preso anche il tiro successivo di Morosini: chapeau per lui che continuerà ad essere un punto di riferimento importante dello spogliatoio. Linea di difesa inedita, dicevamo. Non certo a destra, dove Christian Maggio si è regalato la decima presenza del dopo lockdown, un en plein che testimonia quando professionale sia il capitano giallorosso, capace di stracciare la sua carta d'identità e di resistere alla fatica meglio di un giovanotto di belle speranze. Centrali Bright Gyamfi e Federico Barba: il ghanese ha ripetuto quasi la gara fatta contro il Crotone, Barba si è regalato il primo gol in giallorosso. E a sinistra il giovane Francesco Rillo, che in parecchi frangenti è sembrato un autentico veterano, sia per le scelte di gioco che per la personalità mostrata. Del centrocampo rimane ben poco da dire: Schiattarella ed Hetemaj saranno due punti fermi anche della squadra della prossima stagione, Improta è un giocatore incredibile, capace di fare bene in ogni zona del campo. In avanti di Sau abbiamo detto. Di Serio ha confermato le belle cose viste in precedenza, Robertino Insigne si è regalato l'ottavo gol stagionale, uguagliando lo score dello scorso anno (un gol però allora lo mise a segno nei play off) e giocando un'altra partita di grandi slanci. E finalmente è andato in gol anche Gabriele Moncini, un po' immalinconito per colpa di qualche pallone che non voleva entrare: gran gol quello del “Moncio”. E poi Tello, Del Pinto, Sanogo, Vokic. Perchè Inzaghi non ha lesinato spazio a nessuno. Per dire che questa fantastica vittoria è stata il trionfo di un gruppo che nessuno potrà mai dimenticare nel Sannio.