Serie B, l'ultima rocambolesca notte

E' accaduto di tutto: le storie e i retroscena di questa giornata

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Benevento.  

La notte dei retroscena, le salvezze per commissione, le nemesi indirette. C'è stato di tutto nell'ultima giornata del campionato di serie B, che come nelle previsioni non ha affatto annoiato.

Prendete il Cosenza. Era il 10 luglio scorso (praticamente 20 giorni fa) quando perdeva per 5 a 1 a La Spezia e sprofondava al penultimo posto a nove punti dalla quota salvezza (era a 31, mentre Pescara, Venezia e Cremonese appaiate sul sest'ultimo posto erano a 40). Praticamente spacciato, neanche a perderlo, ci si sarebbe giocato un euro su quella salvezza. E invece i silani da quel momento hanno inanellato 5 vittorie ed hanno chiuso a quota 46. Ma fin qui ci muoviamo solo nell'imponderabilità del calcio. Il fatto è che fino a pochi attimi dalla fine il Cosenza, pur avendo fatto una sorta di miracolo, sarebbe stato costretto ad un pericoloso play out col Perugia. E' lì che avviene il coup de teatre, il gol del Chievo che fa sprofondare il Pescara ai play out e salva i silani. Ciò che fa credere in qualcosa di già scritto nelle stelle è l'autore del gol: quel Luca Garritano, nato a Cosenza, non a Corso Mazzini ma in via degli Stadi, uno che è cresciuto sugli spalti del Marulla, che ha il cuore rossoblù e non fa nulla per nasconderlo. Così il gol salvezza del Cosenza lo segna lui, un cosentino doc, che per un attimo ha svestito la maglia del Chievo e ha indossato i colori della sua squadra del cuore. 

Il fil rouge collega Cosenza con Livorno. I labronici ormai retrocessi, ma orgogliosi ci tengono a non lasciare campo libero ad un Empoli che al Picchi non ha mai vinto nella storia. Alla fine si arrendono, non potrebbe esser altrimenti. Ma alla sconfitta contrappongono la soddisfazione di aver impedito ai rivali del Pisa di andare ai play off. Avessero fermato l'Empoli, sarebbero stati proprio i rivali di sempre ad approfittare del loro exploit: non sia mai detto! Muoia Sansone con tutti i... pisani.

Un altro retroscena gustoso lo regala Claudio Lotito. Lui non è all'Arechi, ma segue i granata sul tablet da un ristorante romano. Alla sconfitta della Salernitana sbotta di brutto (come riporta Il Tempo) contro Giampiero Ventura: “Ha tolto Akpa, questo è matto!! Sempre co' sto' Maistro...”, indicando il talento dell'Under 21 che mister Libidine ha preferito al più rude ivoriano e che si è fatto cacciare fuori dall'arbitro. Raccontano persino di frasi da censurare fatte al telefonino con un interlocutore sconosciuto. Ventura, che è a scadenza di contratto, ha fatto sapere che potrebbe rimanere con un progetto serio. Ma le parole di Lotito, diciamolo francamente, oggi fanno credere a qualcosa di diverso.

L'ultima chiosa la lasciamo a Davide Dionigi, allenatore dell'Ascoli, che se la prende con il Benevento a fine gara (comprensibile il nervosismo, ma la sportività non bisogna mai abbandonarla). Poi in conferenza dice che i suoi sono stati dei “polli”, perchè si aspettavano una capolista più dimessa. Appare evidente che non avesse seguito il filo logico di queste ultime partite dei giallorossi. Che lunedì avevano perso in casa col Chievo (immeritatamente), ma appena venerdì 24 avevano sbancato il campo del Frosinone. E si sarebbe dovuto aspettare che, al di là dell'emergenza in difesa, la squadra giallorossa si ricompattava a centrocampo e in attacco, proprio sul filo logico di Frosinone. E quando si dà al Benevento la possibilità di giocare al calcio, di manovrare con Schiatatrella a comandare il gioco, non ce n'è per nessuno in questo torneo. Bè, sì, se Dionigi questo non l'aveva pensato è stato proprio un pollo.