Benevento, un mercato da ottimizzare

Pochi arrivi, ma tutti ora devono dare qualcosa in più alla causa

benevento un mercato da ottimizzare
Benevento.  

Qualche giornale non ha resistito alla tentazione ed ha attribuito ad ogni singola squadra i voti per questo mercato di gennaio. La Gazzetta si è tenuta stretta, conseguenza di una sessione scarna che non ha regalato colpi da urlo: così si sono meritati il 7 Ascoli, Bari, Palermo, Pisa, Spal, SudTirol e Venezia, 6,5 a Cosenza, Modena, Genoa, Cittadella e Brescia, un 6 politico a Benevento, Cagliari, Parma, Perugia, Como, Frosinone, Reggina. L'unica insufficienza la prende la Ternana (5,5). 

Affermare che si sia trattato di un mercato con colpi di scarso interesse è la cosa più semplice che viene da dire. Non si è neanche innescato quell'effetto domino delle punte che tutti si aspettavano in chiusura: chi aveva il tesoretto di un attaccante prolifico se l'è tenuto stretto.

Senza botti

Il Benevento non ha fatto fuochi d'artificio, perchè pur avendone voglia, il mercato non glielo ha permesso. Ha provato fino in ultimo ad arrivare ad un attaccante che avesse nelle corde una certa dimestichezza col gol (una cosa che sulla carta avrebbero anche Simy e La Gumina...), ma ha trovato un autentico muro di gomma sul suo cammino. Nessuno è stato disposto a cedere uno dei suoi bomber, né il Genoa che ha detto sempre di no per Massimo Coda, né il Parma che ha fatto lo stesso per Inglese, né in ultimo la Spal, che si è tenuto ben stretto La Mantia.

Alla fine la società giallorossa si è presa anche un bel rifiuto dal giovane Akè della Juventus, che nel corso del lungo maredì ha riservato lo stesso trattamento anche al Bari. Per la cronaca il ragazzino franco-ivoriano a fine giornata ha accettato di andare al Digione, Ligue 2 francese, preferendo dunque il ritorno nella madre patria, anche se in una squadra quart'ultima in classifica nel suo campionato.

Tre arrivi, due cessioni

La Strega esce dunque da queste sessione con tre nuovi acquisti e due cessioni: arrivano Pettinari dalla Ternana, Tosca dal Gazientep e Jureskin dal Pisa (nella foto), vanno via Forte all'Ascoli e Masciangelo al Palermo. E' indubbio che anche questi pochi movimenti vadano per così dire "ottimizzati" e dai nuovi arrivi ci si aspetta una grande mano: da Pettinari la proprietà di palleggio che non avevano gli attaccanti giallorossi in organico, da Tosca la determinazione e l'esperienza di un piede mancino in difesa, dal giovane Jureskin la verve di un ragazzo che ha mostrato grandi numeri nel campionato slovacco e nella Nazionale croata Under 21 e che sembra più adatto degli altri a ricoprire il ruolo di “quinto” nella difesa a 5.

Il riscatto del vecchio gruppo

Ma sembra ovvio che il resto dovrà mettercelo il gruppo che esce da un girone d'andata di basso profilo: le speranze sono rivolte ai recuperi di giocatori del calibro di Letizia e Leverbe, due in grado di fare la differenza in categoria. Il capitano è quasi pronto per il rientro, il francese dovrebbe invece iniziare a ricordarsi dei fasti dello scorso campionato, quando tutti lo considerarono il centrale difensivo più forte della B. Ma è indispensabile attendersi un miglioramento anche a centrocampo, da Mattia Viviani, che deve dimostrare di poter tornare quello dello scorso campionato (sarebbe auspicabile anche al fianco di Schiattarella), e da Gennaro Acampora, che deve assolutamente migliorare il suo rendimento fatto di troppi alti e bassi finora in questa stagione.

Solo così il Benevento potrà rimettersi nuovamente in carreggiata e cancellare i timori che hanno pervaso tutti e che sono bene in vista nella deficitaria classifica attuale.