Vigorito: "Non faccio alcun passo indietro"

Il presidente cita Che Guevara e rilancia. Si riparte con Pazienza, attenzionato già da due anni

vigorito non faccio alcun passo indietro
Benevento.  

Il presidente la chiude con un aforisma di Ernesto Che Guevara: “Io non faccio un passo indietro neanche per prendere la rincorsa”. La conferenza di presentazione di Michele Pazienza è stata anche e soprattutto l'opportunità per chiarire alcuni aspetti che avevano generato dei dubbi nell'opinione pubblica. 

IL PRES RILANCIA. Non va via, lo dice a chiare lettere. Anzi con un pizzico di ironia, come è tipico di ogni buon napoletano. “Se qualcuno ha la vaga idea di spingermi a lasciare il Benevento risparmi il tempo... Non vado via finché ci sarà un solo tifoso nello stadio, così come dissi tanti anni fa...”. Qualcuno aveva legato il mercato mancato di gennaio con la voglia di andar via... “Pensare che dopo 20 anni si creda che io svenda o lasci solo perchè non ho fatto una campagna acquisti ha memoria corta. Qualche anno fa, pur essendo ultimo in serie A, spesi 50 milioni di euro per non scendere in B. E voi pensate che io ora non spenda per scendere in serie D?”. Del resto se fosse voluto andar via, avrebbe trovato modi e momenti... “Sarebbe bastato abbandonare quando sono stato ufficialmente tradito, una cosa che mi ha fatto venire il vomito di farmi stare nel calcio. Non l'ho fatto per amore di una città. Perchè pensavo che io potessi riprendere da una situazione che una città e una società non meritavano. Cerchiamo di fare quello che tutti vogliamo fare, essere protagonisti. Questo, ovviamente, non toglie responsabilità a chi sbaglia”.

PERCHE' IL MANCATO MERCATO. “Abbiamo provato a prendere un difensore che ci interessava, ma ci hanno chiesto una cifra incredibile. Prendere qualcuno solo per prenderne uno in più non aveva senso, perchè in genere quando inserisci un giocatore dello stesso livello di quelli che ci sono, rischi di rompere tutto”.

PERCHE' PAZIENZA. “Non c'è stato alcun contrasto con mister Auteri, che è andato via non perchè ha pareggiato col Monopoli, ma perchè nelle ultime nove partite ha fatto 13 punti. Ne abbiamo parlato tutti i giorni e non abbiamo individuato la ragione di questa inversione di tendenza. C'era una tale involuzione e non abbiamo avuto risposte soddisfacenti. Ma Auteri ha la massima stima di tutti. Pazienza? E' un allenatore che era stato scelto da questa società già due anni fa. Il direttore da parte sua aveva scelto Andreoletti e allora prevalse la sua idea. Ma Pazienza non l'avevamo mai perso di vista. Ora, al suo arrivo, c'è stato qualche mugugno per il suo passato. Vi ricordate De Zerbi? Gli scrissero uno striscione “Torna a casa zingaro”, poi furono versati fiumi di lacrime quando se ne andò”. Si chiude con parole significative: “Questa squadra è unita. In questo momento ha una crisi, ma lavorerà facendo le cose semplici. Speriamo che sia la strada giusta, ma per percorrerla dovremo farlo insieme. Stiamo qui per provarci, siamo persone che non mollano”.