Il 15 febbraio è una data che non può passare inosservata da parte di chi vive quotidianamente il calcio giallorosso. Dodici anni fa, 15 febbraio 2013, ci lasciava Carmelo Imbriani che appena cinque giorni prima, di anni ne aveva compiuti appena 37. Sono i giorni del dolore che non possono essere dimenticati, dai suoi familiari innanzitutto, ma anche quelli della memoria mai cancellata da parte di una tifoseria che lo ha sempre consacrato come il simbolo del calcio pulito.
Il destino ha voluto anche quest'anno che il suo anniversario coincidesse con la partita casalinga della strega: un motivo di più per ricordare quel ragazzo che aveva fatto sognare una tifoseria intera vestendo la casacca giallorossa numero 7 e poi fatto sperare che potesse essere la guida più adatta per condurre il Benevento in quelle categorie dove non era mai stato.
Sogni che si spezzarono in una fredda mattinata perugina, tra lo strazio dei parenti e l'affetto struggente dei suoi tifosi. Che non dimenticheranno mai il loro “game boy”, bravo a giocare al calcio e perdutamente innamorato degli loro stessi colori del cuore.
