Dal 13 ottobre, quando si giocò la partita di andata tra Benevento e Latina, sono passati 130 giorni. Era la nona giornata di campionato e dopo l'abbuffata sul campo ai danni dei nerazzurri guidati allora da Pasquale Padalino, la strega per la prima volta rimase da sola in vetta alla classifica. Quel giorno la squadra giallorossa vinse 5-0, con doppiette di Perlingieri e Lanini e con un gol di Talia. L'undici di partenza non era tanto diverso da quello che viene schierato in questi ultimi tempi: 4-2-3-1 con Nunziante tra i pali, Oukhadda, Berra, Tosca e Viscardi nella linea a quattro della retroguardia, Prisco e Talia davanti alla difesa, Lamesta, Manconi e Simonetti, dietro l'unica punta Perlingieri.
4 mesi e qualche giorno, ma sembra passata un'eternità. La spensierata combriccola di Auteri vinceva e divertiva, segnava e regalava gran gioco. Sembra che oggi sia un'altra squadra, con protagonisti differenti e calciatori che non ci sono più.
Ma non è affatto così. E' cambiato il timoniere, ma gli elementi disponibili sono sempre gli stessi. Cosa è accaduto da allora per far apparire oggi le cose tanto diverse? E' il quesito che si sono posti tutti e a cui nessuno ha saputo rispondere. Il calo psico-fisico dei più giovani, l'autostima pressochè cancellata da parte dei più esperti, qualche inevitabile infortunio e alcune sconfitte inattese e inspiegabili e quel Benevento bello e impossibile ha lasciato il posto ad una squadra sull'orlo di una crisi di nervi, che non riesce più né a segnare, né a vincere.
Non si può dire che Pazienza non conosca i problemi della squadra giallorossa e sa che un gruppo capace di tante belle performances non può cambiare totalmente senza che ci siano delle cause. La speranza è che si trovino presto i correttivi e che quegli elementi che tanto bene hanno fato fino alla fine del girone d'andata, ritrovino l'equilibrio psico-fisico per tornare a segnare e vincere. Come col Latina all'andata.
Nella foto il gol di Talia nel 5 a 0 dell'andata
