Non si rialza il Benevento. Il pari di Latina è come un brodino caldo, che non serve a nulla. Squadra accademica e involuta, vecchi difetti e nuove debolezze, leziosi come sempre in attacco, inefficaci nei lunghi lanci dalle retrovie. L'uno a uno del Francioni non cambia le cose, il Benevento rimane nel tunnel di cui ancora non si vede l'uscita.
Permanendo il silenzio stampa dei tesserati, ai microfoni di Ottochannel viene solo il presidente Vigorito: “Non è questo il periodo in cui possiamo dire dire che si può ritrovare la bussola. Credo anche che non sia giusto parlare della partita, non sono io deputato a parlare né di tattica, né di atletica. E' una cortesia che faccio nei confronti della città. La società è attenta, tutti stanno lavorando per risalire la corrente, le partite non c'è bisogno neanche di commentarle. Al di là degli avversari, i malanni sono in casa Benevento. Non eravamo di fronte ad una squadra imbattibile, Ma se è in crisi il Latina lo è anche il Benevento. Noi siamo in crisi come loro”.
Cosa fare, dunque...? “Dobbiamo rimboccarci le maniche, dovremmo avere il sostegno di tutti, anche se ognuno è libero di fare le proprie scelte. La tifoseria sta aspettando con pazienza che ne usciamo fuori, la società c'è ed è attenta, a fronte di queste crisi improvvise nessuno ha la bacchetta magica. Ci siamo ingarbugliati la vita, se tutti restiamo calmi, forse ne usciamo”.
Non servono contestazioni, bisogna stare accanto ad una squadra che non riesce più ad esprimersi: “Quando ho preso la presidenza di questa società – continua il presidente - molti dei ragazzi di oggi non erano neanche ancora nati. Lo sappiamo: facciamo errori, ci siamo involuti, l'involuzione si rimuove solo lavorando. La società in questo tipo di attività ha mezzi limitati, non può sopprimere i calciatori. Dovrebbe interessare la città che qualcuno continua a lavorare per il calcio e per questa passione, questa società dovrebbe essere quanto meno sostenuta”. Il finale è amaro così come lo è l'intero discorso. Uno sfogo verso chi appare intollerante a qualsiasi situazione: “Se qualcuno sa fare meglio di me – conclude Vigorito - venisse e cercheremo di fare quello che dicono gli altri. Noi siamo aperti e capaci di ascoltare i suggerimenti”.
