Anche la 28a giornata è andata pressochè in archivio (manca solo Messina-Trapani). La classifica prende una fisionomia quasi definitiva, finanche al cospetto di quei verdetti della Covisoc che sembrano il giochino di Karatè Kid: metti i punti, togli i punti (lì si parlava della cera, ma il concetto è quello...). Cerignola e Avellino faranno la volata finale e gli irpini potrebbero contare su altri “due punti di ritorno” dal pareggio ottenuto al Liguori nell'esordio di Biancolino.
Oggi la classifica dice Cerignola 57, Avellino 52, Monopoli 49, Benevento 48. I giallorossi dunque scendono almeno momentaneamente a ben 9 punti dagli ofantini, che non hanno fallito la trasferta di Potenza col Sorrento (gol del solito Salvemini: la sesta affermazione consecutiva e anche il sesto successo esterno di fila). Ma in questo momento la strega deve guardarsi più alle spalle che pensare al distacco dalla capolista. A 46 punti avanzano Crotone e Potenza, entrambe vittoriose in sfide complicate. I pitagorici vanno come un treno ed hanno steso anche la squadra che ha la difesa meno battuta della categoria: una doppietta del redivivo Murano e anche il Monopoli entra di diritto nella sua crisi inattesa (2 punti nelle ultime 4 partite).
Scoppiettante invece la partita dello Zaccheria, dove l'arbitro l'ha fatta da padrone espellendo due giocatori satanelli. Il Foggia che era passato addirittura in vantaggio in avvio di ripresa, ha dovuto alzare bandiera bianca quando è rimasto in nove. Il Potenza è rimasto sempre vivo e si è preso i gentili “cadeau”.
Ora non rimane che attendere i verdetti della Covisoc, che sarà inflessibile dopo aver consentito in estate le iscrizioni più incredibili. Parafrasando Chiambretti, ci verrebbe da dire: “Comunque vada sarà un flop”. Ci pensino le istituzioni calcistiche: il football non è solo un gioco, renderlo credibile conviene a tutti. Quello di oggi non vale niente, va appallottolato e gettato nel cestino.
Nella foto Salvemini, goleador del Cerignola, ancora a segno
