"Ciccio" Salvemini, bomber vero: una stagione da 18 gol

La storia dell'attaccante di Andria, che arriva a rinforzare le fila giallorosse

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Benevento.  

Nel campionato delle esclusioni di Taranto e Turris a pagare sono stati anche i bomber. Quelli che avevano segnato dei gol a jonici e corallini e che se li sono visti cancellare dal giudice sportivo che ha azzerato tutte le loro partite. 

La premessa conduce al conto dei gol che Francesco Paolo Salvemini ha realizzato in questa stagione appena conclusa. Seguiteci: la classifica ufficiale dei cannonieri assegna al bomber di Andria 12 gol nell'arco del campionato. Ovvio che a questi andrebbero aggiunti i 4 rifilati alla Turris tra andata e ritorno (due per volta), i 2 gol segnati nei play off (ad Atalanta U23 e Pescara) e persino quello realizzato ad agosto al Campobasso in Coppa Italia. Conteggio totale: 18 in campionato e uno in Coppa

Salvemini, che è assistito dall'agente Bruno Di Napoli, resta uno dei profili migliori della categoria nel suo ruolo, ma i numeri per un attaccante non sono mai solo un dettaglio ed è indubbio che 18 gol siano molto più appariscenti dei 12 che segna la classifica finale dei cannonieri. 

“Per favore chiamatemi Ciccio”

Chi è Francesco Paolo Salvemini, che vuole essere chiamato non solo dagli amici “Ciccio” e che qualche anno fa stravedeva per il nazionale brasiliano Givanildo Vieira de Souza, in arte Hulk. “E' sbalorditivo come riesca ad abbinare i suoi piedi incantevoli, ad una forte e robusta struttura fisica”, diceva. Un po' quello che ora riesce a lui: classe 96, punta centrale, fisicamente strutturato (186 cm di altezza), tecnico e potente al tempo stesso e dall'innato fiuto del gol. Una cosa che non guasta certo è la predisposizione a manovrare con la squadra. 

Una carriera da fenomeno nelle giovanili, poi sempre in salita

In inizio di carriera, dopo aver fatto intravedere le sue doti negli Allievi Nazionali dell'Andria, con cui arrivò fino alla final eight a Chianciano con Juve, Genoa, Parma, Napoli, non sono state tutte rose e fiori. Ha esordito giovanissimo in serie C (12/13), finendo poi nel settore giovanile della Ternana, lontano da casa. Ebbe una buona possibilità di lancio nel Messina nel 2015/16 (16 presenze, 1 gol). Poi Akragas, Monopoli, Potenza. Infine le due stagioni a Giugliano, punto di ripartenza solido: 62 presenze e 20 gol equamente suddivisi. Inifine l'Audace Cerignola (contratto fino al 2027). Con la definitiva consacrazione, il secondo posto nella stagione regolare e i play off abbastanza sfortunati.

Ora arriva al Benevento, dopo che su di lui avevano messo gli occhi in tanti in serie B (soprattutto il Bari). Propositi difficili da nascondere: per migliorare il secondo posto del suo Cerignola c'è solo un modo...