Di questi tempi il sentimento più diffuso tra gli amanti del calcio è la curiosità. C'è voglia di sapere a che punto è la squadra del cuore e contemporaneamente come stanno le altre. La domenica di Coppa Italia appariva propizia sotto questo aspetto: Crotone-Catania era l'avanguardia del fronte che comporrà la schiera di pretendenti alla vittoria finale. Poi c'era Salernitana-Sorrento nel deserto dell'Arechi. Tre favorite designate in due partite, cosa chiedere di più? E anche se è presto fare dei paragoni e capire chi potrà recitare il ruolo più importante fino in ultimo (ovvio che ci sono anche 3-4 out-siders da tenere d'occhio), molti già provano a fare dei paralleli con la squadra giallorossa, vista all'esordio contro il Guidonia. Squadra solida, non ancora al meglio come è giusto che sia di questi periodi (“Nessuno è totalmente soddisfatto di questi tempi”, sospira Auteri) con piccoli dettagli da aggiustare, ma anche con tanta consapevolezza che dovrà accompagnare l'avventura della strega.
Crotone, prossimo avversario dei giallorossi
Allo Scida si è visto un Crotone solido in difesa, ben disegnato a centrocampo nel modulo 4-2-3-1 e anche sufficientemente pragmatico. Longo viaggia sulla scia dello scorso campionato, si affida alla forza del duo centrale di difesa Di Pasquale-Cargnelutti, ai due centrocampisti brevilinei Vinicius-Gallo e ad un buon reparto offensivo (3-1 tattico) con i due esterni Zunno e Maggio, pronti anche a sacrificarsi e a due attaccanti del peso di Gomez e Murano.
Longo esalta la difesa, Toscano si rammarica
Nel dopo-partita Longo ha esaltato il “sacrificio tattico” dei suoi: un gol subito, poi gestione attenta della partita. In difesa ha dovuto fare a meno dell'ex Juve Stabia Andreoni, che mancherà anche contro il Benevento, per squalifica, ma ha trovato un Cocetta attento e affidabile. Preferito a Leo, che aveva qualche problema di sovraccarico. Difesa a quattro, pronta anche a trasformarsi in un reparto a 3 o 5 con Groppelli a sinistra e lo stesso Zunno a sacrificarsi a destra. Longo si è detto soddisfatto del carattere della sua squadra: “Ho visto temperamento, spirito di sacrificio e corse lunghe. La base di partenza per costruire qualcosa di importante per il futuro”. Mimmo Toscano, lo sconfitto, mastica amaro: dice che almeno il pari ci poteva stare, ma che c'è tanto da migliorare: “Dobbiamo fare meglio in tema di cattiveria e determinazione. Potevamo fare qualcosa in più anche in attacco e sfruttare meglio le occasioni avute. Un peccato non averla rimessa in piedi. Dobbiamo migliorare, ma per quello che abbiamo prodotto avemmo dovuto portare a casa ben altro”.
Salernitana, prime schermaglie verbali
A Salerno c'è un po' di maretta. Dopo l'eliminazione dei granata dalla Coppa ad opera del Sorrento (ai rigori, dopo l'1 a 1 finale), Raffaele ha chiesto con garbo di completare la squadra. Non è sembrato che la società abbia gradito, ma il tempo per gli ultimi colpo si assottiglia: alla chiusura del mercato mancano solo 14 giorni e la società dell'Ippocampo deve fare tanto in uscita ed in entrata. Delle tre contendenti (sulla carta) del Benevento i granata sembrano quelli più indietro. Ma c'è tempo per mettere le cose a posto e recuperare il tempo perduto.
