Qualcuno coi capelli bianchi rivivrà qualche rigurgito della sua gioventù. Ricordate la “fucilazione” a pallonate riservata a chi aveva perso la partita? Bene, il Benevento fa praticamente la stessa cosa a partitella finita. La squadra che ha perso va in porta e subisce le cannonate del “fuoco amico”. Il rito si è ripetuto anche ieri pomeriggio all'Imbriani: una partitella tiratissima, uno a uno fino alla fine. Quando Guglielmo Mignani ha agganciato un pallone al volo quasi a filo d'erba ed ha infilato la porta avversaria. Un bel gol, ma soprattutto il gol che vale la “penitenza”. Così la squadra con la pettorina gialla se ne va in porta a subire l'onta delle pallonate dei compagni, che non si risparmiano certo. Quelli in porta quasi tutti girati di schiena per evitare pallonate in volto, gli altri a sparare senza pietà il pallone tra i pali avversari. Un modo goliardico per porre fine all'allenamento, che dovrebbe servire a rendere ancora più unito un gruppo che sotto questo aspetto non sembra avere grossi problemi. Un rituale anche scaramantico che si spera possa portare la fortuna che occorre.
Benevento, e a fine partitella ecco la "penitenza"
La squadra che perde va in porta a subire le cannonate dei compagni
Benevento.
