Dalla decisione di attendere a quella di prendere l'iniziativa è passato veramente poco tempo. Il presidente Forgione ha deciso di rompere gli indugi e lanciarsi in prima persona sul mercato per rinforzare l'Altilia Samnium ma, soprattutto, interrompere un preoccupante immobilismo, un qualcosa che mette a serio rischio anche la tranquillità nel torneo di Prima categoria. Un intervento da uomo solo al comando, cioè senza l'ausilio del tecnico. La prima mossa è di pochi minuti fa e si tratta di un corteggiamento serrato a un gruppo di giocatori foggiani che hanno chiuso la stagione con il San Marco La Catola, compagine che ha rinunciato alla partecipazione al campionato di Prima. Uno zoccolo duro, giocatori sui quali fare affidamento per vivere un torneo da protagonisti. Gli elementi individuati sono Giovanni Tucci, portiere classe '86, Pasquale Prencipe, estremo difensore di grande esperienza, Valentino Spagnuolo, difensore classe '81, Vittorio Coccia, terzino classe '92 e Alfonso di Giovine, attaccante classe '89. Cinque giocatori che farebbero assolutamente comodo per esperienza e qualità tecniche. L'arrivo del portiere, chiude, di fatto, la trattativa con Mario Giovanniello che non rientra nei progetti tecnici della società viola. Primi interventi del presidente Forgione che non si avvale dell'ausilio di mister Cinelli e forse questo è il segnale più importante di un'incompatibilità tra il progetto dell'uno e quello dell'altro. Un distacco che potrebbe portare anche a soluzioni estreme, specie perchè, col passare del tempo, aumenta il malumore di una parte della rosa nei confronti del tecnico. Il presidente Forgione si trova nel mezzo ed è chiamato non far crollare il progetto come un castello di carte, questo anche a costo di prendere decisioni impopolari. C'è solo da capire se c'è da difendere l'allenatore a spada tratta o portare avanti azioni per il bene della squadra. L'aver deciso di prendere in mano il mercato senza l'ausilio tecnico dà una precisa indicazione su quale strada sia stata presa.
Redazione
