L'Atletico Brigante si sposta a Pietrelcina

La società di Terza ha fatto questa scelta dopo aver cercato di portare la squadra a Benevento

Pietrelcina.  

Manca poco all'inizio della stagione calcistica 2015/2016 e l'Atletico Brigante calcherà i campi della provincia beneventana per il secondo anno consecutivo tra le mille difficoltà economiche che un torneo del genere impone. Proprio per ovviare a questo problema e reperire i fondi necessari a sostenere l'annata sportiva, la società ha indetto una Lotteria di Autofinanziamento alla quale hanno partecipato in tantissimi e grazie alla quale si potrà prendere parte alla stagione sportiva.

Sono tante le novità che riguardano l'Atletico Brigante, ma la prima, la più importante, è che si cambia casa. Dalla struttura di Pago Veiano, infatti, si passa al comunale di Pietrelcina, nuova struttura in sintetico. Una decisione presa dalla società dopo l'impossibilità di spostare la squadra a Benevento.

“Cogliamo l'occasione – fa sapere la società giallonera - per ringraziare di cuore lo Sporting Pago Veiano e tutta la comunità pagoveianese per l'ospitalità e l'affetto dimostrati durante lo scorso campionato. Lo spostamento dal campo “G.Ospedale” di Pago Veiano è figlio di una decisione presa, come al solito in maniera orizzontale, dall'assemblea dell'Atletico Brigante: quella di spostarsi nella città di Benevento, per avere la possibilità d'interagire con un maggior numero di migranti ospiti nei vari centri d'accoglienza della città. La nostra idea era quella di giocare in un campo situato in città, per avere un’interazione con i tanti ragazzi del posto insieme ai nuovi cittadini del nostro territorio provenienti da diverse parti del mondo. In questo primo anno di esperienza abbiamo constatato che giocare a calcio insieme è il modo più spontaneo ed efficace per abbattere pregiudizi e costruire sempre più territori meticci e solidali. Tuttavia a Benevento ci sono solo tre campi comunali e per poter giocare bisogna pagare un esorbitante canone d’affitto a discrezione del gestore di turno. Visti i costi spropositati e la nostra volontà di usufruire di un campo in maniera più accessibile, perseguendo i nostri ideali di uno sport fruibile per tutti, abbiamo partecipato alla vertenza sugli spazi sociali portata avanti da alcune associazioni cittadine. Dopo manifestazioni e incontri, il comune ha palesato la sua totale indifferenza nonostante le belle parole di facciata. Siamo ancora in attesa di una loro chiamata, nonostante le molte sollecitazioni, per avere il campo. Evidentemente, per avere la disponibilità di usufruire di un campo a Benevento, bisogna far parte di associazioni di interesse o di gruppi di pressione politica”.

E siccome i tempi di una squadra di calcio non sono conciliabili con quelli burocratici, per cui la società ha deciso di prendere la palla al balzo e muoversi.

“Per questo motivo abbiamo valutato la possibilità di giocare a Pietrelcina. Grazie alla risposta positiva della comunità e, soprattutto, dell’amministrazione locale, l’Atletico Brigante calcherà per la stagione 2015/2016 il manto erboso del borgo tammarino dove, tra l’altro, vivono diversi nostri compagni e atleti. Continueremo la nostra battaglia per riuscire ad avere un campo in città, ma siamo allo stesso tempo entusiasti di giocare a Pietrelcina e volenterosi di interagire con i suoi abitanti, così come abbiamo fatto a Pago Veiano. L’Atletico Brigante è la squadra di tutti. E’ la squadra di chi crede che, in un’epoca dominata dall’egoismo e dalla sopraffazione, dall’ingiustizia e dalla miseria di spirito, l’unica risposta sia una sana aggregazione dal basso, senza pregiudizi e senza interessi. Questo è l’Atletico Brigante, un sogno di libertà, un incontro tra pari, una palestra di vita dove si sperimentano forme di unione e condivisione diverse rispetto ai canoni e ai modelli imposti dalla nostra malsana società. Per tutti questi motivi siamo sempre più convinti che un altro calcio è possibile e che un altro mondo è necessario”.

Fabio Tarallo