Soldi per "stipendi" familiari dei detenuti 41bis: 43 arresti

Piattaforme di gioco online imposte a esercenti, estorsioni e spaccio nel mirino della Dda

Nella foto Walter Schiavone, figlio dell'ex boss detto Sandokan, finito anch'egli al centro del provvedimento chiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli ed emesso dal Gip

San Felice a Cancello.  

Associazione di tipo mafioso, concorso in esterno in associazione di tipo mafioso, ricettazione, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso. Sono queste le accuse a vario titolo nei confronti dei 46 indagati finiti nel mirino della Direzione distrettuale antimafia e dei carabinieri che questa mattina hanno notificato i provvedimenti emessi dal Gip e che hanno riguardato persone residenti nelle province di Caserta, Benevento (una sola persona ai domiciliari), Viterbo, Parma e Catanzaro. Questa mattina il blitz che ha portato in carcere 43 persone (un'altra ai domiciliari e per un altro indagato è stato invece disposto l'obbligo di dimora) tra le quali l'ex boss Francesco Schiavone, detto Sandokan, e il figlio Walter. Secondo l'accusa le persone arrestate erano riconducibili alla fazione Venosa-Schiavone del clan, attivo per quanto riguarda il racket di una piattaforma per il gioco online che imponevano agli esercenti. Secondo i militari che hanno condotto le indagini, le persone finite al centro dell'inchiesta erano dedite alle estorsioni, allo spaccio di droga, al riciclaggio e al racket di una piattaforma per il gioco online che veniva imposta agli esercenti obbligati ad installare determinati videopoker. Soldi che secondo la procura distrettuale antimafia, erano destinati al pagamento “degli stipendi consegnati alle mogli dei detenuti al 41bis.

Al termine dell'operazione il ministro dell'Interno, Marco Minniti si è congratulato con il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio del Sette, per l'operazione eseguita dai carabinieri di Casal di Principe. “L'operazione di oggi - ha sottolineato Minniti - è un risultato di grande livello. Grazie, infatti, ad una intensa attività investigativa ed a un lavoro attento e puntuale, è stato possibile ricostruire e smantellare una fitta e pericolosa organizzazione criminale che operava prevalentemente nei comuni casertani dell'agro aversano. I provvedimenti eseguiti oggi, in diverse province, nei confronti di 46 soggetti, tra cui anche l'ex boss Francesco Schiavone e il figlio Walter, per diversi capi di imputazione come associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti, dimostrano ancor una volta lo straordinario lavoro delle Forze dell'Ordine e della magistratura nel contrasto al crimine organizzato”.