Domani la Commissione anticamorra presenta il film "Gramigna"

D’Amelio: “Il nostro dovere è quellodi contribuire alla rivincita e al riscatto delle nostre terre”

"Gramigna" narra la storia di un ragazzino, Luigi, figlio di Diego, uno dei più potenti boss della malavita Campana, che ancora oggi sta scontando l’ergastolo e che Luigi ha visto solo in galera...

Napoli.  

 

Domani, giovedì 16 novembre, alle ore 11.30, presso la sala Nassiryia, si terrà l’evento di presentazione del film “Gramigna” promosso dalla 2a Commissione Speciale “Anticamorra e Beni Confiscati” con lo scopo di avviare una serie di attività politiche e istituzionali che rientrano in una iniziativa più ampia denominata “Contributo per la rivincita”.

 

Alla conferenza stampa parteciperà il Presidente della Commissione Anticamorra, Carmine Mocerino, l’ufficio di Presidenza della commissione composto dalla Vice Presidente, Enza Amato, e dal Segretario, Vincenzo Viglione, e la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio.

“Dopo tanti anni in cui la grande stampa, la televisione e le grandi produzioni cinematografiche hanno raccontato la realtà camorristica e molto complicata dei nostri territori, dalla quale faticosamente si sta cercando di uscire - spiegano dalla Commissione Anticamorra -  l’idea è quella di coinvolgere gli stessi media nella promozione di una serie di impegni attraverso i quali raccontare il lato positivo costituito dalle tante esperienze che ogni giorno testimoniano che lavorare liberi dal condizionamento camorristico e ottenere anche risultati reali è possibile”.

“Esiste una realtà produttiva, economica e sociale che ha bisogno di essere raccontata, valorizzata e sostenuta - sottolinea la Presidente D’Amelio - La politica e le istituzioni hanno il dovere di impegnarsi e di contribuire alla rivincita e al riscatto delle nostre terre”. 

"Gramigna" narra la storia di un ragazzino, Luigi, figlio di Diego, uno dei più potenti boss della malavita Campana, che ancora oggi sta scontando l’ergastolo e che Luigi ha visto solo in galera. Luigi è costretto a fare i conti costantemente con una realtà che si divide tra bene e male e conteso tra "tentatori" (ricchi e persuasivi malavitosi) e "angeli custodi" (la madre Anna e Vittorio, l'amato allenatore di calcio). Gli insegnamenti di questi ultimi, mettono in guardia Luigi dai rischi del malaffare, dalla pericolosità di cedere alle provocazioni e inoltre lo spronano a studiare e a lavorare, facendogli capire il valore della famiglia, della serenità e, soprattutto, della libertà.

Il senso d’impotenza che Luigi prova ogni qual volta assiste all'umiliazione dei commercianti della sua terra da parte della malavita, fa crescere il lui un desiderio di riscatto per quella gente e quella terra. Così, crescendo e lottando dolorosamente contro se stesso, vivendo costantemente in uno stato di profonda solitudine e rabbia ed emergendo da uno stato di profonda depressione, riuscirà a risorgere e a estirpare dalla sua mente, come una gramigna appunto, ogni forma di tentazione che potrebbe costargli quella libertà che conquisterà a sue spese, sperimentando il dolore e l’umiliazione del carcere: nulla può essere barattato se non con la stessa libertà.

Grazie, quindi, alla sua grande voglia di riscatto, diventerà un commerciante e si dedicherà con grande entusiasmo al civile, in particolare la sua attenzione è rivolta a quei commercianti che, più volte, aveva visto umiliati e feriti non solo nel corpo ma anche nella dignità, dalla sua stessa famiglia. Finalmente potrà fare qualcosa per loro, potrà lottare insieme a loro, contro la criminalità. Ma non solo: lottare per il riscatto dei ragazzi del Sud, difendere quella bella terra "sfregiata" che resiste al potere della malavita, sperando che la sua storia possa essere da esempio ai tanti giovani, che sognano di estirpare, come lui, la gramigna dal loro "status" per diventare uomini migliori.