Un mese fa la strage. Il ricordo dei 4 martiri di Genova

Il ricordo, la candela, le memorie

Torre del Greco.  

 

di Siep

Esattamente un mese fa erano in auto, in viaggio, verso una vacanza spensierata, da condividere. E’ trascorso esattamente un mese da quel maledetto martedì 14 agosto. Colpiti dalla malasorte mentre a bordo di una Golf attraversavano il viadotto crollato. Erano diretti a Nizza dal fratello di uno di loro. Poi sarebbero ripartiti per Barcellona dove li aspettava la fidanzata di uno del gruppo. L' allegro itinerario spezzato dall'appuntamento con la morte. Alle undici e qualche minuto c'era stata l'ultima telefonata.

«Stiamo entrando a Genova». Poi il silenzio. E l'angoscia, l'attesa, l'allarme e quell’ultimo tragico video. Un breve video di soli nove secondi che li mostra spensierati. La morte attende i quattro amici di Torre del Greco e loro non lo sanno. Giovanni Battiloro alle 11.15 pubblica un live sul profilo Instagram che testimonia il passaggio della Golf grigia da La Spezia a circa quaranta minuti dal ponte Morandi, in condizioni di traffico normali.

Ma il dolore per quella tragedia non passa, non finisce, anzi si alimenta del tempo che passa per quelle quattro vite spezzate così presto. Oggi come ieri familiari, amici e parenti ricordano Matteo Bertonati, Gerardo Esposito, Antonio Stanzione e Giovanni Battiloro, "i martiri di Genova", i quattro ragazzi di Torre del Greco uccisi dal crollo del ponte Morandi, "una strage di Stato" costata la vita a 43 persone. Matteo, Gerry, Antonio e Giovanni, giovanissimi, tutti tra i 26 e i 29 anni, stavando andando in vacanza in Francia, ma lungo la strada che li doveva condurre a Nizza hanno trovato la morte. Quel ponte ha ceduto si è sgretolato travolgendo e seppellendo le loro vite, come quelle di altri martiri. Commosse quel video che li ritraeva in viaggio proprio a pochi metri da quel viadotto.

Pochi metri, pochi minuti e sarebbero crollati piloni, asfalti, vite e sentimenti di tanti troppi.

Nel ricordo di Matteo, Gerry, Antonio e Giovanni su Facebook circola l'immagine di un cero votivo, accompagnata da versi strazianti: "Una tragedia annunciata, 14 agosto, ore 11:36. Per tutti voi che tra noi non siete più, per le 43 vittime del ponte Morandi, per dire che il vostro ricordo non si riduce ad un solo giorno, ma resta indelebile nel cuore di quelli che vi amano. La fiamma di questa candela non si consuma finchè il ricordo resta vivo in ognuno di noi, preghiamo per voi e tutte le vostre famiglie affrante dal dolore. Sappiamo che state bene in Paradiso, piccoli angeli, fate in modo che anche i vostri possano trovare piano piano quella pace nel loro cuore che ora manca". 

Domani sera ci sarà una messa in suffragio di Giovanni Battiloro mentre un monumento funerario in fase di costruzione al cimitero di Torre del Greco ricorderà per sempre quello che è accaduto a Genova il 14 agosto 2018: sarà la riproduzione di una porzione del viadotto Morandi e sarà illuminato per l'eternità attraverso una luce perpetua. Sul frontone la frase: «Il ponte crollava ed era striato di sangue, ti ho sentito che mi chiamavi, poi sei scomparso nella polvere».