Il Garante dei Detenuti presenta le iniziative messe in campo

Ciambriello: "Ottenuti fondi per aumentare progettualità e figure professionali in carcere"

Progetti previsti per la Casa Circondariale di Benevento e Istituto per minorenni Airola

 

Si è tenuta oggi, la conferenza stampa “Programmazione ed attività nelle carceri campane” presso l’ufficio del Garante dei detenuti, Samuele Ciambriello. La scelta della giornata non è casuale, in quanto in questa data si celebrano i Diritti Umani e “proprio oggi bisogna ricordarsi di  battersi per i propri diritti piuttosto che adoperarsi affinchè vengano negati quelli degli altri” sostiene lo stesso Garante. Grazie ai contributi della Giunta Regionale assessorato politiche sociali, sono stati messi in campo una serie di progetti destinati ai 18 Istituti penitenziari della Campania (di cui due per i minori e uno militare).

 

Nel Corso del 2018 sono stati attivati una serie di progetti per tutte le carceri presenti sul territorio campano. È stato attivato presso la Casa Circondariale Eboli e Salerno “Sportello socio-legale e assistenziale” che ha lo scopo di fornire un supporto tecnico legale e sociale, congiunto alle attività istituzionali svolte presso gli uffici del Garante dei detenuti; un altro progetto è stato attivato presso la Casa Circondariale di Salerno- Ariano Irpino- Carinola e Santa Maria Capua Vetere “Attrezzature spazio giallo minori”, tali attrezzature consentono ai detenuti di poter incontrare i loro figli più piccoli, in un spazio accogliente e ludico.

Altri Progetti sono stati attivati presso il territorio sannita che riguarda il carcere di Benevento con il progetto  “Prison- Visiting, Genitori Dentro”,  rivolto alle madri lì ristrette, per sostenere anche da dentro il carcere, il rapporto genitori-figli; un altro ancora è stato pianificato presso L’Istituto per Minorenni di Airola “ArteTerapia” e con questo progetto si intende avvicinare i giovani ristretti a lavori manuali creando dei manufatti in ceramica e così sono stati attivati e si attiveranno tanti altri.

“Quest’anno si sono verificati in Campania 9 suicidi, 82 tentativi di suicidio e oltre 500 forme di autolesionismo da parte dei detenuti nei vari Istituti” continua il Garante delle persone private della libertà personale “e tutto questo è dovuto a una mancanza di ascolto dei detenuti. C’è la necessità di figure professionaliche possono fare da ponte e rendere il carcere un luogo educativo. Sono piccole cose, queste, ma con un valore non quantificabile ecco perché questi progetti trimestrali e semestrali, vedono coinvolti figure sociali come assistenti sociali, educatori e avvocati”.