"Il sindaco leghista se la tenga, la Federico II più antica"

La polemica con la Normale di Pisa e la nascita della Scuola Superiore del Sud

Napoli.  

"Il sindaco leghista di Pisa si tenga pure la sua Normale, noi abbiamo l'eccellenza della Federico II, nata nel 1224, ben seicento anni prima della Normale di Pisa".

Lo ha affermato il segretario federale di "Sud Protagonista" Salvatore Ronghi, intervenendo sulle polemiche che si erano scatenate all'indomani della proposta di una sede a Napoli dell'università pisana.

"Per me - ha continuato Ronghi - non e' una sorpresa e neanche mi arrabbio sulla posizione assunta dal sindaco di Pisa che, da buon leghista, conferma di essere sempre contro tutte quelle iniziative che possano realizzarsi nel Sud".

"Dopo il Congresso di 'Sud Protagonista' - ha aggiunto il segretario federale Sp - andremo nella citta' toscana a consegnare al sindaco leghista la storia della nostra prestigiosa Federico II con l'obiettivo di far ritornare il nostro Sud ad essere protagonista, con la nostra storia, la nostra civilta' e la nostra cultura, non per rompere, come fanno i leghisti, ma per unire l'Italia".

E mentre il ministro dell'Istruzione, universita' e ricerca, Marco Bussetti, ha confermato i fondi per la nascita della Scuola Superiore del Sud, a Napoli, chi farà le spese delle polemiche è il direttore della Normale, quella vera e con oltre 200 anni di storia, Vincenzo Barone, che aveva caldeggiato il progetto napoletano e che si è visto costretto, ora, a fronteggiare una mozione di sfiducia gia' presentata dalla componente studentesca (e che andra' in votazione nel Senato accademico di gennaio) e sulla quale potrebbero convergere anche i voti del corpo docente e degli amministrativi, raggiungendo cosi' quella soglia dei due terzi necessaria a sfiduciarlo (e con la successiva ratifica del corpo elettorale nel suo complesso).

Ammesso che Barone non decida di dimettersi prima. Non solo gli studenti, che fin da subito, hanno contestato le modalita' dell'ipotesi di "gemmazione" della Normale a Napoli, lamentando "scarsa trasparenza su didattica, reclutamento e diritto allo studio"), ma anche i docenti ieri nel Senato accademico hanno duramente attaccato il direttore contestandogli la "gestione" della vicenda per la "mancata trasparenza sull'operazione, con risposte fin troppo reticenti anche a precise domande e perche' non c'e' stata alcuna condivisione del progetto".

Accontentata la Lega a Pisa, con il sindaco Michele Conti e il deputato Edoardo Ziello che non hanno nascosto la loro soddisfazione: "La Scuola Normale e' salva. Al Sud non verra' istituita nessuna sede secondaria, l'universita' rimane unica e nella nostra citta'".

Il Governo stanzierà 50 milioni in tre anni per istituire la Scuola Superiore del Sud, all'interno dell'Universita' Federico II di Napoli, nell'ambito di un piano strategico di formazione cui collabora, con ministero e Universita' Federico II, la Federazione che riunisce Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale e Iuss di Pavia.

La Scuola Superiore del Sud, per la quale si prevede di assumere ricercatori e docenti, organizzera' corsi di dottorato di ricerca, master, ordinari e di laurea magistrale in collaborazione con le scuole universitarie federate e altre universita'.

Ossigeno per Napoli e per l'intero Mezzogiorno.