Altre due aggressioni a infermieri: Napoli maglia nera

E a un paziente (90 anni) del Loreto Mare è stato chiesto di portarsi il cuscino da casa

Napoli.  

di Paola Iandolo

Sembra essere caduta una macumba sull’ospedale san Giovanni Bosco di Napoli.

Dopo i casi delle formiche, il presidio ospedaliero torna alla ribalta della cronaca con due aggressioni.

A denunciarlo è il comitato dei medici “Nessuno tocchi Ippocrate” che parla di due aggressioni ai danni di infermieri.

«Duplice aggressione durante la vigilia del Santo Natale - si legge nel post pubblicato sulla loro pagina Facebook - Ci giunge segnalazione che un parente di un paziente ricoverato, fuori l’orario di visita, ha aggredito un infermiere che ha riportato lesioni con una prognosi di 10 giorni. A Natale siamo tutti più buoni ma... Babbo Natale ci porta l’ennesima aggressione. E’ la 81esima aggressione del 2018, scrivono ancora.

Intorno alle 13.35 sono giunti i colleghi al centro operativo del San Giovani Bosco e dopo pochi minuti, l’equipaggio è stato aggredito in modo verbale e fisico, con spintoni e strattonamenti da persone che non avevano alcun grado di parentela con la paziente, mentre la madre si è catapultata in ambulanza con ingiurie rivolte all’equipaggio. D’altronde, è stato impossibile visitare e stabilizzare la paziente, cosciente, lucida ed orientata post lipotimia, ed è stata trasferita nel nosocomio più vicino. Ma non appena ospedalizzata ha firmato il rifiuto del ricovero».

Questo è quanto raccontano i medici e infermieri che lavorano in un ambiente difficile al San Giovanni. Solo la settimana scorsa il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva promesso più controlli proprio nel presidio finito più volte al centro delle polemiche.

L'operazione sanità migliore in Campania è un pallino del governatore-ex commissario, ma non pare essere andata in porto. Anzi, non è nemmeno iniziata.

Salvo poi incappare (perché è accaduto pure questo) in pazienti ricoverati al pronto soccorso del Loreto Mare ai quali viene chiesto di portarsi i cuscini da casa o di accontentarsi delle barelle. E non fa niente se hanno 90 anni e non stanno bene.