Siamo entrati nelle stanze segrete dove si stana il Covid-19

Nei laboratori superblindati dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno a Portici

siamo entrati nelle stanze segrete dove si stana il covid 19
Portici.  

È come la paura del buio quando sei piccolo. Il piano sequenza che inquadra l'anta dell'armadio nei film horror: il virus non puoi vederlo ma ne senti la presenza. Lui c'è e può farti male. Non ti avverte, non c'è la musica malvagia che te lo annuncia facendoti scorrere l'adrenalina, mettendo il corpo in guardia. Basta un attimo e zac, ti acchiappa come l'uomo nero.

Ci sono posti, però, dove vivono e lavorano persone che chiamiamo quando abbiamo bisogno di combattere l'uomo nero. Luoghi superprotetti e inavvicinabili, oggi più che mai. Sono i laboratori dove si processano i tamponi, dove si scopre l'uomo nero. Il rosario che la Protezione civile in Campania sgrana ogni sera, dandoci conto dei positivi, dei morti (ancora troppi) dei ricoverati e dei guariti parte da qui.

Noi abbiamo violato uno di questi avamposti. Grazie al dottor Antonio Limone, direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, siamo entrati nelle stanze segrete dove l'uomo nero non ce la fa a mettere paura. E, uno dopo l'altro, abbiamo seguito tutti i passaggi che portano, dal tampone effettuato dai medici negli ospedali, alla sentenza e all'assoluzione sulla positività.

È un lavoro rigido, il protocollo va seguito con la devozione di un Vangelo: dall'arrivo del tampone, alla preparazione delle provette che vanno in macchinari costosissimi, all'estrazione di Rna che poi svela ogni segreto, fino alle regole da seguire per smaltire i reflui delle analisi.

I virus, ci spiegano, non sono come i batteri. Hanno una vita propria, sono molto più combattivi: hanno un nucleo. In questo filmato, vi mostriamo cosa fa chi stana il coronavirus estraendo l'acido nucleico.

A Portici, ad esempio, sono arrivati i tamponi del centro Minerva di Ariano, ma anche quelli dell'Asl Napoli-1, dell' Asl Napoli-3, dalle Asl di Avellino, Benevento. A Portici sono stati scoperti i positivi della casa di cura Marinella di Benevento e quelli della casa per anziani di Sant'Anastasia.

“L’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno”, spiega soddisfatto Antonio Limone, “è impegnato nello sforzo di esaminare in tempoi rapidi tutti i tamponi che ci inviano dalle ASL e dagli ospedali della nostra regione. Facciamo la nostra parte, contribuendo allo sforzo organizzativo che la regione Campania ha messo in piedi tra tutte le istituzioni pubbliche che erano in condizioni di compiere questo lavoro, nell’interesse della salute dei cittadini campani.
Il mio ringraziamento”, racconta soddisfatto il direttore genrale, “è rivolto soprattutto ai miei collaboratori, che con abnegazione, senza badare ne a orari ne ai festivi, hanno profuso il massimo impegno”.