Il Pronto soccorso del Cardarelli per circa un mese sarà interessato dai lavori di ristrutturazione. Erano venti anni che il più grande ospedale del Mezzogiorno non faceva opere di miglioramento nell'area dell'emergenza. A partire da lunedi le opere interesseranno le aree dedicate all’accoglienza delle persone che hanno già effettuato il triage e sono in attesa di entrare negli ambienti dell’Obi (Osservazione Breve Intensiva), un’area di circa 300 metri quadri. Si tratta della seconda tranche di lavori già iniziati al Prpnto soccorso tra gennaio e febbraio.
Il direttore generale Antonio D’Amore ha lanciato un appello agli altri ospedali del territorio: «Quando non sia strettamente necessario, non mandate da noi chi arriva in prima battuta nei vostri Pronto soccorso. Accade spesso che i pazienti arrivino da noi perché sono indirizzati qui dagli altri presidi ospedalieri. Ci inorgoglisce, ma durante i lavori è meglio che non ci sia questo trasferimento».
Sullo sfondo la cronica carenza di personale. Nel Pronto Soccorso mancano circa venti unità. Nel frattempo la direzione generale ha nominato un nuovo primario, è la dottoressa Filomena Liccardi, diventata primario proprio in questi giorni a seguito del concorso bandito dopo che era andata in pensione Fiorella Palladino, la dirigente che l’ha preceduta. Alla selezione si erano candidati sette professionisti provenienti da Campania, Basilicata, Calabria e Lombardia, tre dei quali già avevano un incarico di primario.
La scorsa settimana, inoltre, il Cardarelli ha nominato anche il nuovo primario della Genetica Medica e di Laboratorio. È Manuela Priolo, che è stata per 12 anni la coordinatrice dell’area sud perilregistro malattie rare della Calabria. Sostituisce Matteo Della Monica, che è andato in pensione di recente.