"Non c’è nulla da festeggiare per la riapertura del parco Mascagna. Avremmo preferito che si inaugurasse con un rispettoso silenzio, considerato il danno che è stato fatto a uno dei polmoni verdi della città" - dichiara la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà.
Chiuso per quasi un anno e mezzo, il Parco Mascagna ha visto l’abbattimento di alberi storici che da almeno cinquant’anni caratterizzavano lo spazio. Tra questi, una magnifica mimosa situata al centro del parco. «Adesso, per mascherare i disastri, hanno deciso di abbellire l’inaugurazione con 'na spasa 'e ciclamini, che già domani saranno distrutti.
È l’ennesima buffonata per far credere che ci sia stata una riqualificazione. Mettere a dimora ciclamini senza un’adeguata manutenzione è inutile, considerando che questi sono stati capaci di far seccare persino alberi che avevano piantato negli anni scorsi per mancanza di irrigazione estiva. Napoli incassa 42 milioni di euro all’anno dalla tassa di soggiorno. Questi fondi andrebbero destinati alla riqualificazione urbana, non a opere pseudo-artistiche per accontentare gli amici degli amici. Siamo di fronte a uno scempio sotto gli occhi di tutti.
Un approccio ben diverso è stato adottato per la riapertura della funicolare di Chiaia, chiusa per due anni. Finalmente, qualcuno si è reso conto che inaugurare con cerimonie e tagli di nastro sarebbe stato un affronto alla pazienza infinita dei napoletani.
La riapertura è avvenuta in silenzio e a testa bassa, come gesto di dignità e rispetto verso i cittadini che hanno subito per troppo tempo i disagi causati dalla chiusura dell’impianto" - sottolinea e conclude la consigliera.
