"In questi giorni viene nuovamente rispolverato un vecchio progetto che già fu al centro di un’aspra polemica che coinvolse istituzioni e cittadini fin dalla fine degli anni ’80, quando rivestivo la carica di presidente della Circoscrizione, vale a dire quello di creare una zona a traffico limitato nell'ambito del quartiere Vomero.
Una soluzione inattuabile, allo stato, quanto dannosa per le conseguenze che produrrebbe anche sul commercio, o meglio di quello che resta del tessuto commerciale presente, visto che molte attività hanno già abbassato le saracinesche e altre rischiano di seguire la stessa sorte a breve ".
A intervenire sulla questione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che più volte si è espresso contro provvedimenti parziali quanto inefficaci per la soluzione dei problemi di traffico che da tempo, anche prima degli ultimi eventi, affliggono il popoloso quartiere collinare.
"Progetto che all’epoca venne bocciato senza mezzi termini non solo dai commercianti ma anche dagli stessi residenti, al punto che non se ne fece più nulla - ricorda Capodanno -. Cosa è cambiato dunque per rispolverare dai cassetti questa datata proposta? A parte la compagine alla guida amministrativa della Città, che però resta nelle mani dei partiti di centro-sinistra da 30 anni a questa parte, proprio nulla. Non sono stati realizzati i parcheggi pubblici d’interscambio a raso, a partire, solo per esemplificare, da quello sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si parla dagli anni ’80, cosa che avrebbe risolto i non pochi problema per la sosta che si verificano in quell'area. Non è mai stato effettuato uno studio scientifico accurato e approfondito sui flussi di traffico dal quale dovrebbe poi scaturire un progetto complessivo serio per eliminare o almeno ridurre i problemi causati dal traffico sulla collina vomerese .
Non è stato neppure potenziato il trasporto pubblico - sottolinea Capodanno - dal momento che, dopo quasi mezzo secolo dalla posa della prima pietra, al Vomero aspettiamo ancora di essere collegati con il Centro Direzionale attraverso la linea 1 della Metropolitana, così come non sono state realizzate le scale mobili di collegamento sui percorsi pedonali della Pedamentina, del Petraio e di Calata San Francesco, richiamati nella cosiddetta "città obliqua", della quale si parla da lustri senza passare mai dalla parole ai fatti. Non è stata ancora realizzata la quarta fermata della funicolare di Montesanto, opera importante che consentirebbe il collegamento della nuova stazione con via Tito Angelini, di fronte all'ingresso di Castel Sant'Elmo. Altra opera dimenticata è la bretella di raccordo tra viale Raffaello e via Tito Angelini, sulla scorta di un progetto che giace da lustri nei cassetti polverosi di palazzo San Giacomo. Una bretella, che come dimostrano recenti eventi, darebbe l'importante possibilità di avere un percorso alternativo a via Morghen, attualmente unica strada che congiunge la zona a valle di piazza Vanvitelli con quella a monte, risolvendo anche i problemi di sicurezza di un'area, quella di San Martino, dove risiedono alcune migliaia di napoletani.
Ciliegina sulla torta- aggiunge Capodanno - a breve dovrà essere chiusa per i lavori di revisione ventennale la funicolare di Montesanto, chissà per quanto tempo visti i precedenti della funicolare Centrale e, più di recente, di quella di Chiaia, rimasta ferma per gli stessi lavori ben 28 mesi, impianto che ogni giorno trasporta 12.500 viaggiatori, tra i quali tantissimi turisti che la utilizzano per raggiungere Castel Sant'Elmo e il Museo di San Martino.
Nell'attuale condizione dunque - puntualizza Capodanno - non è in alcun modo possibile realizzare al Vomero zone a traffico limitato. Proposte inattuabili oltre che dannose che affosserebbero definitivamente l’unico settore produttivo del quartiere, che ancora resiste e che offre possibilità occupazionali, parlo del settore commerciale, che vede quasi 1.600 esercizi a posto fisso, con la presenza anche della grande distribuzione, su una superficie di appena due chilometri quadrati. Infatti creerebbero problemi insormontabili a tutti coloro che vogliono raggiungere la collina dalle altre zone della città e dai Comuni della provincia, sia per le palesi difficoltà, appena accennate, per i collegamenti attraverso il sistema di trasporto pubblico, sia per la mancanza di parcheggi pubblici a disposizione nei pressi delle aree che si vorrebbero pedonalizzare, come dimostrano ampiamente le esperienze fallimentari di via Scarlatti e di via Luca Giordano, le cui aree pedonali sono state trasformate nei fatti in prolungamenti degli esercizi pubblici per la somministrazione di cibi e bevande, spuntati come funghi proprio a seguito della pedonalizzazione.
Al riguardo - propone Capodanno -, in attesa di un apposito studio, per iniziare a risolvere i problemi del traffico al Vomero bisogna immediatamente abolire l'area pedonalizzata di piazza degli Artisti, istituita con una sperimentazione che va avanti da oltre un anno, fortemente contestata anche da residenti e commercianti per l'aggravamento del traffico e del conseguente smog nella zona e contestualmente revocare la pedonalizzazione di via Luca Giordano, a nel tratto tra la stessa piazza degli Artisti e via Carelli.
Con l'inversione del senso di marcia in quest'ultima strada, così come avveniva in passato, si potrà realizzare un percorso alternativo, alleggerendo il traffico caotico attualmente presente in via Recco e strade limitrofe, trasformate in vere e proprie camere a gas e dove peraltro è presente anche un mercato all'aperto con prodotti alimentari esposti costantemente allo smog".
Sulle questioni sollevate Capodanno chiede l'intervento immediato degli uffici comunali competenti, che fanno capo agli assessori al traffico e alla polizia municipale, Cosenza e De Iesu, o, in mancanza del prefetto di Napoli, in considerazione della gravità della situazione che si registra nel quartiere Vomero .