Il Parco della Marinella, progetto di riqualificazione urbana che interessa 30 mila metri quadrati tra via Vespucci e il porto di Napoli, si trova nuovamente di fronte a un ostacolo. Dopo la rimozione dei rifiuti nel 2023 e l’intervento su 553 tonnellate di terreno contenente amianto, un’ulteriore indagine ha rivelato la presenza di metalli pesanti, in particolare zinco e piombo, con livelli che superano le soglie consentite.
Analisi in corso per valutare i rischi
L’effettiva pericolosità della contaminazione è ancora da determinare. I campioni di suolo prelevati saranno analizzati dall’Arpa Campania, e i risultati delle indagini, attesi a breve, stabiliranno se sia necessaria una nuova bonifica o se i lavori potranno riprendere. Il Comune di Napoli, nonostante l’ennesimo imprevisto, si mostra ottimista e punta alla ripresa del cantiere entro la primavera.
Un progetto nato tra ritardi e contenziosi
Il Parco della Marinella è un’opera attesa da oltre 25 anni e finanziata nel 2017 con cinque milioni di euro provenienti dalla Città Metropolitana. Tuttavia, il progetto ha affrontato numerosi ritardi, legati sia a problematiche ambientali sia a contenziosi con la ditta appaltatrice. A complicare ulteriormente la situazione vi sono questioni legali sulla proprietà dei suoli, un ostacolo che ha rallentato notevolmente i lavori.
Milioni di euro per la bonifica e un'area ancora a rischio
La scoperta di rifiuti interrati nel 2022, per un’estensione di 12 mila metri quadrati e con cumuli alti fino a cinque metri, ha comportato un investimento di oltre un milione di euro per la bonifica. Nel 2023, il ritrovamento di amianto ha imposto un nuovo stop e la successiva rimozione di 553 tonnellate di terreno contaminato. Oggi, la scoperta di metalli pesanti solleva nuovi interrogativi e potrebbe comportare ulteriori ritardi e costi aggiuntivi per la sicurezza ambientale.
Riqualificazione urbana tra sogni e realtà
Il progetto del Parco della Marinella prevede un’ampia area verde con percorsi pedonali, fontane, un’agorà e un suggestivo “cannocchiale” prospettico lungo 200 metri con vista sul Vesuvio. L’area rappresenta un tassello fondamentale per la riqualificazione della zona portuale e si affianca alla trasformazione dell’ex Mercato Ittico, destinato a diventare un centro culturale. Tuttavia, entrambe le aree versano ancora in condizioni di degrado, lasciando aperto il dubbio sulla reale fattibilità della trasformazione prevista.
Sicurezza e degrado: le sfide della città
Mentre il Comune si concentra sulla riqualificazione urbana, Napoli continua a fare i conti con problemi di sicurezza. Piazza Bellini, una delle principali aree della movida, è stata nuovamente teatro di violenza: un giovane di 21 anni è stato ferito al volto con una bottiglia di vetro. Solo pochi giorni prima, un turista tedesco era stato accoltellato alla gola per futili motivi. Il prefetto ha inserito la zona tra le aree a rischio, ma gli episodi di violenza continuano senza sosta.
Parcheggiatori abusivi e tentate estorsioni
Non solo criminalità violenta, ma anche fenomeni di microcriminalità persistono in città. Un 49enne è stato arrestato nei pressi del porto per tentata estorsione ai danni di un’automobilista, mentre un altro uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a Chiaia per aver minacciato un conducente che si era rifiutato di pagare un obolo per il parcheggio.
Napoli tra rilancio e criticità
Il Parco della Marinella rappresenta un simbolo della sfida tra riqualificazione e degrado. Se i nuovi ostacoli verranno superati, il progetto potrebbe finalmente restituire alla città un’area verde di pregio, contribuendo a migliorare la vivibilità della zona. Tuttavia, i problemi di sicurezza e criminalità continuano a minare la qualità della vita cittadina, dimostrando che il rilancio di Napoli non può prescindere da un impegno concreto su più fronti.
