In occasione della Giornata internazionale della refezione scolastica, Coldiretti Campania ha lanciato un forte appello contro l'uso di cibi ultraformulati nelle scuole, sottolineando i rischi legati all'obesità infantile, una delle principali emergenze sanitarie della regione. I dati parlano chiaro: il 43% dei bambini in Campania è obeso o in sovrappeso, con il 6% che versa in condizioni di obesità grave. Solo una piccola percentuale di bambini consuma merende adeguate, mentre la maggior parte mangia alimenti poco salutari.
Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti Campania, ha sottolineato che la correlazione tra il consumo di cibi ultraformulati e l'aumento dell'obesità e di altre malattie croniche è ormai ben documentata. "È necessario un deciso stop al consumo di cibi ultraformulati, eliminandoli dalle mense scolastiche e dai distributori automatici", ha dichiarato Bellelli, aggiungendo che l’educazione alimentare nelle scuole dovrebbe essere potenziata per sensibilizzare le giovani generazioni sui rischi di una cattiva alimentazione.
In particolare, la frutta e la verdura sono praticamente sconosciute tra i giovani: solo il 35% dei bambini consuma frutta regolarmente, mentre per la verdura i numeri sono ancora più preoccupanti. Al contrario, snack salati, dolci e bibite zuccherate sono consumati molto più frequentemente.
Coerentemente con l'esempio del Regno Unito, Coldiretti propone l'introduzione di un'etichettatura chiara per i cibi ultraformulati, nonché il divieto del loro utilizzo nelle mense scolastiche e nei distributori automatici pubblici, per proteggere la salute dei più giovani e contrastare l’obesità infantile.
