Napoli festeggia il quarto Scudetto: una città in estasi tra mare, sole e passi

A Ottopagine le voci dei tifosi

Napoli.  

Il Golfo di Napoli scintilla sotto un sole caldo e complice, mentre la città esplode di gioia per la vittoria del quarto scudetto nella storia del Napoli Calcio. Venerdì, allo stadio Diego Armando Maradona, i gol di Scott McTominay e Romelu Lukaku contro il Cagliari hanno regalato il trionfo tanto atteso, trasformando Napoli in un vero e proprio teatro a cielo aperto.

Il Vesuvio, simbolo eterno e silenzioso, osserva una città che canta, danza e si abbraccia. E ora, tutto è pronto per la grande festa sul lungomare Caracciolo, destinata a entrare nella leggenda.

Un tir, il Vesuvio e l’anima di Napoli

La celebrazione è cominciata in anticipo. Ieri, un tir scoperto carico di tifosi ha percorso le strade da Poggioreale al centro storico, tra cori, bandiere e una riproduzione del Vesuvio. Un'immagine potente, che ha fuso passato e presente: le sciarpe azzurre, le maglie con il numero 10, le note dei cori da stadio. Un'iniziativa non ufficiale ma profondamente autentica, che ha offerto un assaggio della passione incontenibile dei tifosi napoletani.

La sfilata ufficiale sul lungomare Caracciolo: un percorso storico tra mare e passione

Oggi, alle 15, il cuore della festa si sposterà sul lungomare di Napoli. La squadra sfilerà su due bus scoperti, partendo dal Molo Luise e attraversando 2,5 chilometri fino a piazza Vittoria e ritorno. Il tutto sarà accompagnato da un pubblico previsto di oltre 200.000 tifosi, tra cui 150.000 lungo le transenne e 50.000 davanti ai maxischermi installati in punti strategici come largo Sermoneta, piazza Sannazaro, piazza San Pasquale e via Partenope.

Sicurezza e diretta televisiva

L’evento è organizzato congiuntamente da SSC Napoli, Comune di Napoli e Prefettura, con un imponente dispositivo di sicurezza: 1.000 agenti, 300 bagni chimici e un piano sanitario dedicato. La diretta tv porterà le immagini della festa, su Canale 16 dalle 14:30. 

Via Roma e il centro: una folla in cammino verso la gloria

Intanto, via Roma è già invasa da una folla oceanica: tifosi, famiglie, turisti e bambini in cammino verso il lungomare, pronti a celebrare il loro amore per il Napoli. I colori azzurri invadono ogni angolo, mentre la città si veste di emozione e orgoglio.

Emozioni, cori e spiritualità: la festa coinvolge tutti

Durante i festeggiamenti di venerdì notte in piazza del Plebiscito, i tifosi hanno cantato per i nuovi idoli – Conte, Lukaku, McTominay – ma anche per Diego Armando Maradona, l’icona eterna. Una scena indimenticabile: le suore del monastero delle Clarisse Cappuccine sventolano bandiere azzurre, guidate da madre Rosa Lupoli. Il calcio, a Napoli, unisce tutti: giovani e anziani, credenti e laici.

Il sindaco Gaetano Manfredi ha proclamato la chiusura delle scuole nella Municipalità 1 per permettere a tutti di partecipare, mentre il presidente Aurelio De Laurentiis ha annunciato un incontro della squadra con Papa Leone XIV: un segnale che il successo del Napoli va oltre il calcio.

Napoli, dove ogni vittoria è arte: una celebrazione che diventa cultura popolare

Oggi, il lungomare non è solo una strada, ma un palcoscenico. Dai bambini con le mini-maglie di Maradona agli anziani che ricordano gli scudetti del passato, ogni angolo racconta una storia. Le vie di Forcella, i panorami di Posillipo, le voci del popolo partenopeo si fondono in una sinfonia di gioia.

È un inno alla vita, un’esplosione di colori e suoni, una festa che è anche arte, cultura, identità. È Napoli: una città che non si limita a vincere, ma che trasforma ogni trionfo in un capolavoro collettivo.