Saranno adottati già nella giornata di martedì i provvedimenti disciplinari nei confronti di Stefano Addeo, il docente di Tedesco di un istituto superiore della provincia di Napoli, autore ieri di un post sulla figlia di Giorgia Meloni. Domani benchè sia festa - a quanto si apprende - si inizierà a discutere sul caso arrivando a decidere i provvedimenti da adottare probabilmente già nella giornata di martedì 3 giugno.
Ieri il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara aveva sostenuto che "la figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani, non solo nell'impartire saperi ma anche nell'educare al rispetto verso gli altri. È indispensabile - aveva aggiunto - che i docenti siano per primi sempre consapevoli della responsabilità e del valore sociale del loro ruolo. Non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola".
Il pentimento: "chiedo scusa, mio gesto stupido"
"È stato un gesto stupido. Un post scritto d’impulso nella notte, dopo aver sentito al telegiornale che l’Italia continuava a inviare armi a Israele. Mi sono svegliato la mattina e ho detto: 'Madonna mia, cosa ho scritto'. L’ho cancellato subito. Mi pento del contenuto. Non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo e non cambio idea neanche se mi imprigionano". È quanto ha dichiarato in una intervista esclusiva al Roma online Stefano Addeo, docente di tedesco in un liceo della provincia di Napoli, che ha augurato alla figlia di Giorgia Meloni "la stessa sorte della ragazza di Afragola", riferendosi alla 14enne Martina Carbonaro, uccisa dall'ex fidanzato Alessio Tucci.
