E' terminato il primo viaggio della legalità della Motovela MareNostrum Dike. Un viaggio iniziato il 19 maggio a Napoli, proseguito il 23 a Palermo per ricordare Giovanni Falcone, poi a Messina il 29, a Vibo Valentia, in Calabria il 31 maggio, a Salerno e terminato a Napoli.
"Un viaggio durante il quale abbiamo incontrato ben 750 ragazzi per parlare loro di legalità. Abbiamo scritto una pagina storica. Abbiamo trovato giovani pronti ad ascoltare. Il nostro messaggio è legalità.
Questa imbarcazione era il regno della illegalità, della sofferenza e quando è stata intercettata dalla Guardia di Finanza c’erano ben 100 immigrati ma noi l’abbiamo trasformata in ambiente di legalità.
Oggi non c’è la Oceanis 473 ma c’è MareNostrum Dike che ospita conferenze, didattica, formazione. MareNostrum dal nome del Dipartimento Marino di Archeoclub d’Italia, Dike dal nome della dea della Giustizia nella mitologia greca”. Lo ha affermato, Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub d’Italia.
"A bordo ospitiamo conferenze, ma supportiamo importanti attività sociali. I ragazzi dell’area penale di Napoli, ad esempio, hanno partecipato e continuano a farlo, ad un progetto che oggi si chiama MareNostrum e attraverso il quale, dopo un percorso formativo, sono diventati e continuano a diventare dei sub.
Vorrei ricordare che del progetto fanno parte MareNostrum - ha affermato Francesca Esposito referente attività sociali di Archeoclub d’Italia dipartimento Marino di Archeoclub D’Italia, Archeoclub D’Italia, Marina Militare, centro di giustizia minorile della Campania. Corpo Militare dell’Ordine di Malta.
Grazie al protocollo firmato con il Dipartimento di Giustizia Minorile, il progetto sarà diffuso a livello nazionale e dunque sempre più ragazzi potranno essere recuperati per il bene della comunità e dopo percorsi di ritorno alla legalità.
Ma sulla MareNostrum Dike, oltre a mostrare quanto scritto dagli scafisti, a far vedere la rosa dei venti con quattro imbarcazioni appartenenti a quattro epoche diverse a testimonianza della storia comunque gloriosa del Mediterraneo, ospitiamo anche la storia della Nave - asilo Caracciolo che strappò dalle strade di Napoli ben 700 scugnizzi che proprio sulla nave si formarono avendo altre prospettive di vita".
