Il Comune di Napoli stanzia 16 milioni per l’assistenza scolastica a 2.000 bambini con disabilità. Educatori, psicologi, asacom e interpreti LIS da subito in aula.
Un impegno concreto per l'inclusione scolastica
Il Comune di Napoli ha annunciato un investimento di 16 milioni di euro destinato a garantire assistenza specialistica a oltre 2.000 bambini con disabilità, a partire dall’inizio del nuovo anno scolastico. Si tratta di un intervento strutturale e coordinato che punta a rendere la scuola più inclusiva e accessibile, sin dal primo giorno di lezione.
Assistenza completa: educatori, psicologi e interpreti LIS
Come sottolineato nella nota ufficiale del Comune, l’assistenza comprenderà figure professionali fondamentali come: educatori specializzati; psicologi scolastici; assistenti alla comunicazione (asacom); tiflologi; esperti nella Lingua Italiana dei Segni (LIS).
L’obiettivo è fornire un supporto multidisciplinare, personalizzato in base ai bisogni di ciascun bambino, in linea con i principi dell’educazione inclusiva.
Trapanese: “Un diritto essenziale per ogni bambino”
L’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, da sempre attivo sul tema della disabilità anche nella sua vita personale, ha dichiarato:
“Garantire un’educazione inclusiva è un diritto essenziale di ogni bambino con disabilità. L’impegno delle istituzioni, unito alla professionalità degli operatori, rappresenta un passo concreto verso una scuola capace di accogliere, sostenere e valorizzare tutti, senza lasciare indietro nessuno”.
Trapanese ha ringraziato pubblicamente dirigenti e funzionari del settore Welfare, sottolineando l’importanza di un lavoro coordinato e strutturato.
Un modello da seguire a livello nazionale?
Questo investimento può rappresentare un modello virtuoso per altre città italiane, in un contesto in cui l’assistenza scolastica ai bambini con disabilità è spesso soggetta a ritardi e disorganizzazione. L’avvio sincronizzato con il calendario scolastico è una novità importante, spesso richiesta da famiglie e associazioni.
Con questo piano, Napoli punta a diventare un esempio concreto di inclusione nelle scuole, non solo a parole ma con risorse, personale qualificato e pianificazione. Un’iniziativa che guarda al futuro, mettendo al centro i diritti e i bisogni dei più piccoli.
