Dopo la caduta di un frammento di roccia nei pressi del Castello Aragonese, causata dalla recente scossa di magnitudo 4.6, torna alta l’attenzione sul rischio legato alla fragilità dei costoni dell’area flegrea. A lanciare l’allarme è il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che chiede interventi urgenti e risorse adeguate da parte del Governo nazionale.
"Abbiamo avuto cedimenti su diversi costoni: a Baia, Marina Grande, a Miseno – ha dichiarato il primo cittadino . Cedimenti che preoccupano non solo per la vicinanza agli abitati, ma anche per l’incolumità di chi frequenta la zona, come le migliaia di natanti che arrivano nei weekend. Per questo chiediamo che una parte dei 700 milioni stanziati per la messa in sicurezza dei Campi Flegrei venga destinata proprio ai costoni".
Il sindaco ha anche chiarito perché l’isolotto di Punta Pennata non rientri nel piano degli interventi pubblici del Comune e della Regione: “Non possiamo inserire beni privati nei piani pubblici di messa in sicurezza, e l’isolotto è proprietà privata. Ma l’emergenza riguarda ampie porzioni del territorio comunale che meritano risposte concrete”.
Attualmente esiste già un finanziamento di 10 milioni di euro, frutto di progetti presentati dal Comune prima della nuova fase acuta del bradisismo. Tuttavia, denuncia Della Ragione, "i cantieri non sono ancora partiti. Gli stanziamenti ci sono, ma ora è fondamentale che i lavori comincino".
Infine, un appello al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase): "Chiediamo che vengano previsti distanziamenti specifici per la messa in sicurezza dei costoni, a tutela dei bagnanti e di tutti coloro che vivono o frequentano il nostro litorale".
