Maculopatie: a Pozzuoli una giornata di screening gratuito per salvare la vista

Iniziativa promossa grazie al supporto organizzativo e tecnico dell’Asl Napoli 2 nord

maculopatie a pozzuoli una giornata di screening gratuito per salvare la vista

Promuovere la prevenzione e l’educazione sanitaria rimane la strategia chiave per contrastare le maculopatie...

Pozzuoli.  

Si chiama degenerazione maculare legata all’età ed è la principale causa di perdita permanente e irreversibile della vista negli anziani.

A Pozzuoli, si è tenuta una giornata dedicata alla conoscenza di questa malattia e alla prevenzione, grazie a screening gratuiti. Mario Sbordone, direttore dell’unità operativa complessa di oculistica dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli spiega cos’è la Dmle e perché la prevenzione è così importante:

"Si tratta di una patologia che colpisce la macula, la porzione centrale della retina responsabile della visione distinta, e che si manifesta in due forme principali: essudativa (o neovascolare) e atrofica» dice Sbordone.

La Dmle interessa prevalentemente la popolazione over 65 e può compromettere gravemente la capacità di leggere, riconoscere volti e svolgere attività di precisione. I fattori di rischio includono età avanzata, predisposizione genetica, fumo e stile di vita scorretto.

Ecco perché, nell’ottica di informare e coinvolgere la cittadinanza, a Villa Avellino si è tenuta questa giornata di dibattito e screening gratuita contro le maculopatie.

L’iniziativa ha offerto ai cittadini la possibilità di confrontarsi con specialisti, partecipare a tavole rotonde e sottoporsi a controlli di primo livello.

Grazie al supporto organizzativo e tecnico dell’Asl Napoli 2 Nord, durante la manifestazione è stato allestito un ambulatorio mobile dotato di tomografia a coerenza ottica (Oct). «Una tecnologia non invasiva e ad alta risoluzione - spiega il dottor Sbordone – che consente di misurare con precisione lo spessore retinico e di individuare segni precoci sia di Dmle che di edema maculare diabetico, prima ancora che il paziente percepisca disturbi visivi significativi.

Tra i problemi che si possono intercettare rapidamente c’è anche l’edema maculare diabetico «complicanza della retinopatia diabetica caratterizzata dall’accumulo di liquidi nella macula, dovuto a un aumento della permeabilità dei vasi retinici in condizioni di iperglicemia prolungata. Questo ristagno provoca il gonfiore della macula e un conseguente offuscamento o distorsione delle immagini centrali».

L’utilizzo dell’Oct è fondamentale anche in questo contesto, poiché permette di quantificare lo spessore retinico e di monitorare l’evoluzione dell’edema, guidando le scelte terapeutiche (iniezioni intravitreali di anti-VEGF, laser focali o terapia cortisonica) in base alla risposta individuale.  «Promuovere la prevenzione e l’educazione sanitaria rimane la strategia chiave per contrastare le maculopatie e preservare la qualità della vita degli over 50», ribadisce Sbordone.

«Iniziative come quella tenutasi a Pozzuoli rappresentano un modello virtuoso di medicina territoriale e coinvolgimento civico.