Operai morti sul lavoro, Ricci (Cgil): nuove leggi per fermare la strage

A luglio, su 21 aziende ispezionate a Napoli e provincia, ci sono state 34 violazioni

operai morti sul lavoro ricci cgil nuove leggi per fermare la strage
Napoli.  

"Condividiamo l'analisi del procuratore Antonio Ricci, che guida la task force sui reati colposi sulla sicurezza sul lavoro a Napoli: va fermata a tutti i costi la strage dei morti sul lavoro, va contrastato il lavoro nero con iniziative e strumenti legislativi nuovi, implementata la prevenzione e la formazione".

E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. "Fa riflettere, con un misto di arrabbiatura, che come per la tragedia dei tre lavoratori all'Arenella - aggiunge Ricci - non si è tenuto conto della recidività e che solo a tragedia avvenuta si siano, giustamente, dispiegate forze, uomini e donne degli Istituti preposti e degli uffici competenti. Una prevenzione costante sarebbe, in un sistema di rete a cui il sindacato non si sottrae, un ulteriore tassello nella battaglia per evitare le morti sul lavoro".

"Continua, inoltre - dice ancora Ricci - il lavoro di monitoraggio e ispezioni congiunte voluto dal Prefetto Michele di Bari che inquadra sempre più la problematica. A luglio, su 21 aziende ispezionate a Napoli e provincia, ci sono state 34 violazioni con quattro lavoratori irregolari e due in nero. Se sommiamo a questo il dato dell'Osservatorio Vega che certifica nei primi sei mesi dell'anno 36 morti in Campania  su 1 milione e 722mila occupati e si colloca quale seconda regione, insieme al Veneto e dietro  alla Lombardia, per numero di incidenti mortali, deve essere prioritario il tema su come intervenire dal Governo centrale: più risorse, più assunzioni e più risposte alle richieste sindacali".