A Napoli, la tazzulella ’e cafè non è solo una bevanda: è un rito quotidiano, socialità e identità culturale. Negli ultimi anni, però, il prezzo dell’espresso è aumentato in modo significativo, mettendo a dura prova le abitudini dei cittadini.
Dal 2021 a oggi, una tazzina di caffè al bar è passata da 90 centesimi a 1,20 euro, con punte di 1,30 euro nelle zone turistiche. Un aumento del 32%, tra i più alti in Italia, secondo Assoutenti, superiore alla media nazionale del 19%.
Cause dei rincari
I rincari sono legati principalmente all'aumento dei costi energetici e alla crescita dei prezzi delle materie prime.
Questi fattori pesano sul prezzo finale al banco, rendendo la tazzina di caffè un piccolo lusso, soprattutto per chi ne consuma più di uno al giorno.
Il caffè: un rito che non si abbandona
Nonostante i rincari, i napoletani non rinunciano al loro espresso quotidiano. L’esperienza di un caffè al bar resta unica, tra socialità, identità e tradizione. Molti turisti, abituati a prezzi ben più alti, non percepiscono l’aumento, ma per i cittadini il rischio è che la tazzina passi da simbolo popolare a piccolo lusso.
Strategie dei consumatori
Per contenere le spese alcuni napoletani, scelgono di ridurre le uscite al bar oppure ricorrono alle macchinette a capsule di casa.
Un esempio: con un prezzo medio di 1,20 euro, chi beve due caffè al giorno spende quasi 300 euro l’anno, quasi cento in più rispetto al 2021.
Tra caro-prezzi e passione
Il caffè a Napoli resta un rito irrinunciabile, simbolo della città e della cultura partenopea. Nonostante il caro-prezzi, la passione per l’espresso al bar non si ferma, confermando che, per i napoletani, la tazzulella è molto più di una semplice bevanda.
