Questa mattina, Napoli si è fermata per un istante di meraviglia e devozione. Tra il silenzio carico di attesa e il brusio emozionato dei fedeli, l’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha annunciato ciò che tutti aspettavano con il cuore in gola: il miracolo di San Gennaro si è ripetuto alle 10:07. Le ampolle contenenti il sangue del santo patrono, simbolo di fede e speranza, si sono liquefatte, portando una ventata di gioia e commozione tra i presenti nel Duomo di Napoli.
Un momento identitario e di fede
Al suo arrivo in Duomo, il sindaco di Napoli e presidente della Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, Gaetano Manfredi, ha dichiarato:
"È una giornata molto importante, un momento identitario fondamentale, ma non dobbiamo dimenticare che è un grande momento di fede. Stiamo vivendo una fase storica molto difficile, le tante guerre, le tante difficoltà che ci sono. Nei momenti di maggiore difficoltà, la fede delle persone è un elemento fondamentale per trovare una nuova speranza".
Le sue parole hanno sottolineato come il miracolo non sia solo un evento religioso, ma anche un simbolo di unità, speranza e identità culturale per tutta la città di Napoli.
La liquefazione del sangue: un evento straordinario
Come da tradizione, il sangue di San Gennaro è stato portato a spalla dai seminaristi fino all’altare maggiore, suscitando un applauso liberatorio e il festoso sventolio dei fazzoletti bianchi da parte del capo della Deputazione di San Gennaro. Questo evento, atteso tre volte l’anno – il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre – richiama fedeli da tutta Italia, unendo fede, folklore e speranza.
La reliquia, prelevata dalla Cappella del Tesoro dal Cardinale accompagnato dall’Abate monsignor Vincenzo de Gregorio, è stata posta sul Tronetto, pronta per essere venerata dai devoti.
Il videomessaggio di padre Romanelli da Gaza
Un videomessaggio di padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, è stato trasmesso nel Duomo. "Ogni celebrazione eucaristica inizia sempre con l’atto penitenziale – ha detto l’arcivescovo, cardinale Mimmo Battaglia – e questa mattina come atto penitenziale vorrei consegnarvi un messaggio, che non è mio. Sono spesso in contatto con padre Gabriel, anche se in questi ultimi giorni la comunicazione è un po’ più difficile. Lui ha mandato un videomessaggio per noi, per questa festa di oggi". L’annuncio è stato accolto da un sentito applauso dei fedeli presenti.
Le figure Istituzionali
Seduti in prima fila, oltre al sindaco Manfredi e all'uscente governatore Vincenzo De Luca, anche l’ex presidente della Camera e candidato alle Regionali per il centrosinistra, Roberto Fico e l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Fede, tradizione e curiosità
Tra le preghiere più profonde per la pace mondiale, non sono mancati i desideri più leggeri, come il sogno di un quarto scudetto del Napoli o un buon piazzamento in Champions League.
Una curiosità della tradizione racconta che molti napoletani, con un sorriso tra fede e superstizione, giocano al lotto l’ora esatta in cui il sangue si scioglie, considerandola un segno di buon auspicio. Questo piccolo gesto aggiunge un tocco di folklore popolare a un evento già ricco di emozione.
Il Duomo di Napoli aperto ai fedeli
La Cattedrale di Napoli è stata aperta alle 7:30 e rimarrà accessibile fino alle 21. La giornata si è aperta con la prima Messa celebrata dal parroco, seguita dalla lettura de “La Passione di San Gennaro” da parte di un seminarista, toccando profondamente il cuore dei presenti.
Un momento di unione per la città e i visitatori
Il miracolo di San Gennaro non è solo un evento religioso: rappresenta fede, folklore e tradizione che uniscono i napoletani e i visitatori da tutta Italia. Ogni liquefazione del sangue rinnova la speranza, celebra la devozione e rafforza l’identità culturale di una città che non smette mai di stupire.
