Giornata nazionale degli alberi, al Vomero la potatura resta un tabù

E ci sono ancora tante formelle vuote

giornata nazionale degli alberi al vomero la potatura resta un tabu
Napoli.  

In prossimità della giornata nella quale si celebra la festa nazionale dell'albero, che cadrà il 21 novembre prossimo, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fa il punto sulla situazione del patrimonio arboreo pubblico nell'ambito della municipalità 5, che comprende i quartieri partenopei del Vomero e dell'Arenella, dando ancora una volta voce alle tante proteste che, da tempo, si sollevano da parte degli abitanti della popolosa area, dove risiedono circa 120mila napoletani,  per chiedere, tra l'altro, che le tante formelle vuote vengano riempite con nuove essenze arboree, senza che però gli uffici comunali competenti a tutt'oggi abbiano provveduto a quanto richiesto., salvo qualche rara eccezione in questo periodo di campagna elettorale.

" In molti casi - puntualizza Capodanno - nelle formelle sono ancora presenti le ceppaie  degli alberi abbattuti, che andrebbero rimosse per fare spazio immediatamente alle nuove alberature. Né ci si può affidare a iniziative sporadiche, che producono unicamente qualche momento di visibilità sui mass media, con la piantumazione di pochi alberelli e solo in alcune limitate aree, avulse da un progetto organico complessivo, che preveda anche la manutenzione costante delle nuove alberature, da parte dell'ente a tanto deputato ".

" Purtroppo il Vomero è uno dei quartieri meno verdi d'Europa - afferma Capodanno - e, se non avessimo la fortuna di avere sul territorio il parco della Floridiana, salvatosi dalla speculazione edilizia che ha distrutto gran parte del verde presente in quello che un tempo era conosciuto come "quartiere dei broccoli", la situazione sarebbe ancora peggiore. L'opera di cementificazione, avvenuta a partire dagli anni '60, ha eliminato le tante aree verdi presenti, sostituendole con palazzoni di sette piani e oltre ".

" Si aggiunga - continua Capodanno - che molte delle alberature stradali, costituite per lo più da platani, sono afflitte da tempo da numerose patologie, a partire dal cosiddetto cancro colorato, che le hanno decimate, senza che, in molti casi, si sia provveduto alla loro sostituzione ".

" E' auspicabile che in tempi rapidi - conclude Capodanno - oltre agli interventi di potatura, non più procrastinabili, al punto che in alcune strade, come, rimanendo al Vomero, in via Scarlatti e in via Luca Giordano, le alberature arrivano alle abitazioni dei piani alti degli edifici, sia prevista, attraverso un piano organico complessivo, e non con iniziative episodiche, anche la messa a dimora di nuove essenze arboree lungo tutte le strade del quartiere che ne sono prive, pure previa rimozione dalle formelle, laddove ancora presenti, di ceppi e alberature morte ".