Raid contro il figlio del boss davanti il bar, ferito cliente

La scorsa notte

San Giorgio a Cremano.  

Una decina di colpi di pistola calibro 9x21, sparati nel mucchio, verso gli avventori di un bar. E’ successo la scorsa notte a San Giorgio a Cremano, al confine con Barra, dove la tensione tra i gruppi criminali è ormai alle stelle.

Si è trattato di un vero e proprio raid armato per uccidere i rivali. E' quanto accaduto questa notte in via Botteghelle, estrema periferia Est di Napoli.

Davanti ad un bar c'erano alcune persone, tra le quali Salvatore Mazzarella, figlio del boss Renato, al vertice di uno dei clan più potenti del capoluogo campano. In due, con il volto coperto di caschi, a bordo di uno scooter, sono arrivati e hanno cominciato a sparare contro il gruppo. Il figlio del capoclan e gli altri si sono rifugiati nel bar. Il passeggero è sceso e ha continuato a sparare contro l'esercizio commerciale, facendo andare in frantumi la vetrina. Una scheggia di vetro ha ferito uno dei clienti, altri proiettili si sono conficcati dentro una Smart parcheggiata all'esterno. La Scientifica della polizia ha repertato 7 bossoli calibro 9 x 21 e diversi frammenti di proiettile. L'auto è stata sequestrata per prelevare i colpi di arma da fuoco e procedere all'analisi. Il cliente ferito ha piccole lacerazioni al collo giudicate guaribili dai medici del Loreto Mare in una decina di giorni. Le indagini in corso per capire chi abbia sparato contro il figlio del boss del cartello che controlla gli affari illeciti nel centro storico di Napoli (Forcella e Poggioreale) fino al quartiere San Giovanni a Teduccio.

Nel centro storico, e in special modo tra Forcella e i mercatini della Duchesca e della Maddalena, l’organizzazione deve vedersela con le nuove leve della “paranza dei bimbi”. Dalle Case Nuove a san Govanni a Teduccio iniziano invece i contrasti con il clan Rinaldi, supportato dalle famiglie Reale e Formicola, con i Mazzarella che sono invece sostenuti dai D’Amico-Silenzio. Nuove alleanze e terribili fibrillazioni percorrono la zona ad est e al centro di Napoli. Si teme un nuovo periodo di guerra aperta tra i vari cartelli per ottenere il controllo degli affari.