Estorsioni e sequestri, così la camorra si è presa Rimini

Operazione della Dda, dieci arresti, tutti campani. Nel mirino due gruppi camorristici

Ai soggetti vengono contestati reati di vario titolo: associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, all’esercizio abusivo del credito, bancarotta fraudolenta e intestazione fittizia di beni a nome altrui

Napoli.  

Dalle prime ore dell'alba è in corso una vasta operazione antimafia condotta dal comando provinciale dei Carabinieri di Rimini contro due pericolosi gruppi  camorristici in Romagna. Dieci gli indagati per associazione per delinquere di stampo camorristico e sottoposti a misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura distrettuale Antimafia, tutti di origine campana. 

È stato infatti accertato che i criminali erano dediti ad estorsioni, rapine, sequestri di persona, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di beni ed impiego di denaro di provenienza illecita, nonché a lesioni personali aggravate nei confronti di chi non si atteneva alle richieste illecite imposte dai gruppi criminali. È stato disposto anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due società di un autonoleggio, nonché di conti correnti riconducibili alle attività illecite dei sodalizi, per un valore complessivo in corso di quantificazione, stimabile in mezzo milione di euro circa. Nell’operazione sono impiegati 150 carabinieri, unità cinofile, un velivolo del nucleo elicotteri carabinieri di Forlì, coadiuvati dai Comandi Provinciali competenti per territorio di Prato, Latina, Caserta e Napoli.

Ai soggetti vengono contestati reati di vario titolo: associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, all’esercizio abusivo del credito, bancarotta fraudolenta e intestazione fittizia di beni a nome altrui Tra i reati compaiono anche il trasferimento fraudolento di valori, truffa e riciclaggio.