Sgominata banda di rapinatori con base a Secondigliano

Arrestati e portati in carcere 6 uomini di età compresa tra i 21 e 36 anni

sgominata banda di rapinatori con base a secondigliano
Napoli.  

I Carabinieri della compagnia di Firenze hanno sgominato una banda dedita a furti e rapine in appartamento che agiva su tutto il territorio nazionale. 

Arrestati e portati in carcere 6 uomini di età compresa tra i 21 e 36 anni, i quali dimorano nel campo nomadi di Napoli Secondigliano.

I militari dell'Arma hanno eseguito i fermi in provincia di Pisa e, in particolare, nel Comune di Riparbella, sulla base di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze. 

Tra i sette, il più giovane, è stato raggiunto anche da un provvedimento di fermo perché ritenuto autore, con altri complici, di una rapina in un'abitazione perpetrata a Fiesole (Fi). 

Il 31 gennaio scorso il proprietario, rientrando in casa, aveva sorpreso all'interno quattro uomini, tutti vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, i quali lo avevano minacciato di morte, esplodendo anche dei colpi di pistola in aria, dandosi poi alla fuga a bordo di un'auto di grossa cilindrata, condotta da un quinto complice, su cui erano stati installati lampeggiante blu e sirena simili a quelli usati dalle forze di polizia. 

A seguito delle indagini avviate dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze e coordinate dalla Procura (titolare del fascicolo il sostituto procuratore Giovanni Solinas, si ipotizzava sin da subito che la banda responsabile della rapina di Fiesole potesse essere composta da soggetti di etnia rom, tutti provenienti dal campo nomadi di Napoli Secondigliano. 

L'attività di analisi delle immagini riprese da circuiti di videosorveglianza, lo studio degli accessi autostradali e i tabulati telefonici, il tutto supportato da attività tecniche di intercettazione telefonica e da servizi di osservazione svolti dai militari, hanno permesso di raccogliere agli investigatori dell'Arma di Firenze "un imponente quadro probatorio a carico del soggetto destinatario del provvedimento di fermo nonché riscontrare come lo stesso, malgrado la giovane età, fosse già gravato da numerosi precedenti penali e fosse a capo di una banda che, partendo dal campo nomadi di Napoli Secondigliano, si spostava su tutto il territorio nazionale a bordo di auto di grossa cilindrata, con l'obiettivo di mettere a segno rapine e furti in abitazione in pieno giorno". 

È stato inoltre accertato come l'organizzazione criminale agisse con lo stesso modus operandi di analoghe bande provenienti dallo stesso campo nomadi, dando luogo a delle vere e proprie ondate criminali della durata variabile, da pochi giorni ad alcune settimane. 

In particolare, per eludere i controlli, i componenti della banda erano soliti cambiare continuamente i telefoni cellulari 'di lavoro', mentre i veicoli, tutti intestati a prestanome, venivano in alcuni casi anche più volte riverniciati con altri colori.