Federalberghi Capri denuncia: "La situazione del porto è una vergogna"

Lorenzo Coppola, presidente dell'associazione, chiede di regolamentare gli arrivi a Marina Grande

federalberghi capri denuncia la situazione del porto e una vergogna

Introdurre il numero chiuso non è una soluzione percorribile- spiega Federalberghi- perché manca un'organizzazione. Situazione aggravata dallo sgretolamento del Molo 21

Capri.  

La Federalberghi suona il campanello per la situazione che si sta già verificando sull'isola prossima al collasso per gli arrivi nel porto e chiede un'urgente regolamentazione in attesa dell’avvio della corsa notturna per lo scarico delle merci prevista, secondo rumors non ufficiali, per lunedì prossimo.

“L’enorme interesse per l’isola non può che essere accolto con grande soddisfazione, ma non annulla una serie di preoccupazioni che vanno aumentando a causa dell’insufficienza di infrastrutture e servizi a disposizione sia dei turisti sia dei residenti e quindi delle condizioni vergognose in cui si vive, si transita e si opera a Marina Grande” precisa Lorenzo Coppola presidente di Federalberghi Isola di Capri che punta il dito in particolare sulle condizioni del Porto di Capri.

“E’ una situazione sempre più preoccupante che rende necessario un intervento celere, mirato ed efficace. Quella che negli anni era un tematica legata alla qualità del territorio, oggi è diventata una questione di sicurezza a causa dell'incuria di noi tutti - aggiunge Coppola -
Non è più accettabile che chiunque abiti, lavori, visiti o semplicemente transiti in quell’area strategica debba sottostare a condizioni che vanno ben oltre il limite dell’umana tollerabilità”.

Lorenzo Coppola: non è percorribile la strada del "numero chiuso"

Federalberghi sottolinea come negli anni si sia tanto discusso su diverse possibili soluzioni, senza però mai adottare provvedimenti realmente efficaci in grado di attenuare il problema e si sono avanzate varie ipotesi, compresa quella clamorosa del numero chiuso di turisti.

“Personalmente – sottolinea il presidente Coppola - non credo che il numero chiuso rappresenti una strada percorribile poiché Capri può e deve rappresentare un patrimonio globale. Inoltre sarebbe difficile in un sistema come il nostro immaginare un'organizzazione che garantisca il funzionamento serio di tale meccanismo. Occorrerebbe, tuttavia, attuare una strategia strutturata di diversificazione tra i flussi di turismo giornaliero e quello stanziale e di redistribuzione dei flussi in un arco più lungo della giornata e dell’anno solare”.

A peggiorare la situazione c’è stato il recente sgrottamento del Molo 21 è che ha dato il colpo di grazia ad una situazione che sembra quasi di non ritorno; “Se nello scorso mese di settembre ricorrere ad una nave notturna per le merci sembrava una necessità, oggi sarebbe un atto irresponsabile rifiutare la cosa. La qualità del turismo caprese è a forte rischio e siamo tutti responsabili, nessuno escluso.
È necessario far fronte comune per affrontare con coesione, serietà e competenza la situazione. Non credo rappresenti immotivato catastrofismo attribuire meramente al caso l'aver scampato fino ad oggi gravi incidenti e disagi irreversibili. Ne va dell’immagine di Capri e del senso civico di cittadini, operatori turistici e amministratori”.

(Nella foto Lorenzo Coppola presidente di Federalberghi isola di Capri)