La vendetta di un boss dietro l'agguato mortale di Ponticelli

L'omicidio del 49enne Pietro Emanuele Montefusco. Il prefetto: "Contrastare le logiche criminali"

la vendetta di un boss dietro l agguato mortale di ponticelli
Napoli.  

"Un episodio delittuoso che desta preoccupazione e provoca un ulteriore impulso ad assumere iniziative mirate per contrastare una logica criminale distante dal comune sentire della popolazione napoletana, impegnata per la crescita e lo sviluppo della città". Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sull'omicidio avvenuto nel quartiere Ponticelli.

Per il rappresentante dello Stato "le forze dell’ordine stanno attuando la massima vigilanza e riservano particolare attenzione alle indagini volte all'individuazione dei responsabili, cui la magistratura e le forze di polizia sono fortemente impegnate". Il prefetto Michele di bari assicura che "c'è la piena consapevolezza che per tali dinamiche criminali sia profuso il massimo impegno anche sul piano della prevenzione".

Sull'omicidio, avvenuto in pieno giorno, indagano i carabinieri. L'ipotesi più probabile è che si sia trattata di una vendetta contro il fratello di Salvatore Montefusco (detto "Zamberletto"), ex uomo dei Sarno e ora boss dei De Luca-Bossa.

Il timore è che il fatto di sangue possa riaccendere la guerra di camorra ventennale tra i De Luca Bossa e i De Micco. Secondo gli investigatori la vittima, con i De Luca Bossa, era un gestore delle piazze di spaccio in supporto al gruppo di Luigi Austero. A conferma dell'informativa un arresto per spaccio di crack sempre nella zona di Ponticelli risalente al 2017.